Il presidente del tribunale di Siena Roberto Carrelli Palombi in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario
La crisi del Monte dei Paschi di Siena “non ha implicato soltanto l’accensione dei riflettori del palcoscenico penale”, ma ha “inondato il ruolo di lavoro di complesse cause correlate alle numerose risoluzioni di rapporti di lavoro dirigenziale, come di un nutrito filone di azioni risarcitorie ad opera della Banca contro operatori finanziari passati alla concorrenza in violazione di patti e ipotesi di storno di clientela”. Lo scrive nella sua relazione il presidente del tribunale di Siena, Roberto Carrelli Palombi in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario. E’ lo stesso presidente a sottolineare “un rilevantissimo contenzioso” originato dalla cessione alla newco Fruendo srl del back office di Banca Mps, ora quasi sistemato anche se “permane in materia affine un vero e proprio contenzioso MPS sulle tematiche interpositorie con le societa’ Bassilichi e Fruendo, che, spiega il presidente “da gennaio 2017 paralizzera’ per mesi e mesi le risorse dedicate all’attivita’ istruttoria, come successivamente il calendario delle discussioni, creando un vero e proprio ‘tappo’, trattandosi per ciascuna delle circa 20 cause, di dedicarvi una estenuante giornata di fonoregistrazione almeno, quindi una motivazione decisionale (non seriale) richiedente un paio di giorni per caso”.