Camminano lungo la carreggiata e attraversano la strada, anche di notte, rappresentando un pericolo sia per loro stessi che per le auto in transito. Succede lungo la trafficatissima Siena-Grosseto e sono tante le segnalazioni che ci sono arrivate dagli automobilisti. E succede più o meno all’altezza di Ponte a Macereto, dove da luglio è attivo un Cas (Centro di Accoglienza Straordinaria), ricavato nei locali dell’hotel chiuso da tempo ed acquistato all’asta giudiziaria.
La struttura attualmente ospita 200 migranti: sono perlopiù uomini giovani, che per spostarsi e raggiungere i mezzi pubblici attraversano pericolosamente appunto la Siena-Grosseto. Non è da escludere poi che, anche alla luce degli ultimi sbarchi avvenuti in Italia, il numero di ospiti possa aumentare nelle prossime settimane.
Certo è che l’impegno economico è consistente, se si calcola che, come indicato nella determina della Prefettura di Siena, il costo erogato, pro capite al giorno è di oltre 32euro. E viene anche il dubbio che l’edificio risponda almeno ai requisiti di urbanistica che sarebbero richiesti alle strutture che erogano servizi di accoglienza.
Si tratta del secondo centro di accoglienza – l’altro è a Iesa – nel territorio di Monticiano che, con un rapporto di uno a otto, è il primo comune della provincia di Siena per rapporto tra migranti ospitati e cittadini residenti. E in una comunità di 1600 persone il sindaco Alessio Serragli studia continuamente soluzioni per favorire l’integrazione. “Non sono momenti facili – ha detto il primo cittadino – ma come amministratore non posso fare altro che trovare nuove strade per stabilizzare la situazione”.
