“Attivare subito un presidio Covid a Campostaggia”. Una frase sufficiente a scatenare una polemica a distanza tra il sindaco di Poggibonsi, David Bussagli, e il collega senese, Luigi De Mossi. L’inquilino di Palazzo Pubblico, di fronte all’aumentare dei casi da coronavirus, e dopo un confronto con i vertici sanitari, aveva inviato una richiesta esplicita con destinazione la Valdelsa. L’obiettivo di De Mossi era di evitare il collasso delle Scotte, dirottando i residenti del nord della provincia verso un altro presidio ospedaliero.
A Poggibonsi però il messaggio è risuonato come un’ingerenza, provocando la reazione (scomposta) di Bussagli. “Al sindaco De Mossi sfuggono dei passaggi importanti sul tema”, ha scritto il primo cittadino sui social, prima di affondare il colpo: “Sfuggono probabilmente perché frequentemente non presente nelle sedi dove certe decisioni maturano. Sfuggono perché probabilmente assai restio alla interlocuzione ‘garbata’ con gli altri sindaci”. Toni che successivamente si sono inaspriti ancora di più: “Fosse partecipe e aperto ad un corretta interlocuzione istituzionale avrebbe facilmente compreso come i territori hanno fatto, fanno e faranno la loro parte, sempre sulla base di scelte coerenti frutto di pianificazione e programmazione e di un approccio progressivo da parte dell’azienda sanitaria, della Regione toscana e delle Istituzioni. Perché l’obiettivo è garantire cure Covid e non Covid e questo, come sa bene (o dovrebbe sapere) il sindaco De Mossi va a beneficio di tutti i nostri concittadini, valdelsani o senesi che siano”. Sempre che il capoluogo e il resto del territorio firmino una tregua.