“Non sono stato io a parlargli di David Rossi. Ho conosciuto Pittelli mesi dopo le frasi intercettate”. L’ex presidente di banca Mps, Giuseppe Mussari, interviene sulle colonne de la Nazione di Siena e chiarisce la sua posizione dopo la bufera nata a seguito delle intercettazioni che riguardano l’avvocato Giancarlo Pittelli, ex senatore di Forza Italia, imputato nel processo Rinascita Scott – sugli intrecci tra Massoneria, ’ndrangheta e traffico di rifiuti tossici – e attualmente agli arresti. Pittelli nel marzo 2018, parlando a un interlocutore non identificato, disse: “Rossi non si è suicidato, è stato ucciso. Se riaprono le indagini succede un casino”.
“Ogni volta che penso a David, sto male a lungo. Ho dovuto rompere un lunghissimo silenzio al fine di evitare ricostruzioni errate che avrebbero ulteriormente acuito la mia personale sofferenza e dato adito a illazioni devastanti per il mio sentire” è la premessa di Giuseppe Mussari, che aveva collaborato allo studio legale di Pittelli nel settembre 2018, ed ha voluto così precisare i suoi rapporti con l’ex senatore: “Non lo conoscevo prima del 25 maggio 2018, non c’è rapporto telefonico o sms o conversazione captata tra me e l’avvocato Pittelli – sottolinea Mussari sempre a la Nazione – pertanto i contenuti della conversazione con il signor x del 30 marzo sono da ascriversi esclusivamente all’avvocato Pittelli e non riferibili in alcun modo a me”.