Il Tribunale di Salerno ha assolto l’avvocato Giuseppe Mussari dall’accusa di bancarotta fraudolenta relativa al fallimento del pastificio Amato perché il fatto non sussiste.
Secondo le accuse, alcuni anni prima del fallimento dell’azienda che fu anche sponsor della nazionale di calcio, Mps Capital Service aveva erogato secondo i pm, in maniera “forzata”, un finanziamento da quasi 20 milioni, concorrendo così, per gli inquirenti, al fallimento dell’azienda reputata in difficoltà finanziarie, da qui l’accusa di bancarotta fraudolenta. Oltre a Mussari, erano coinvolti Franco Ceccuzzi, ex sindaco di Siena, e l’ex presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati Paolo Del Mese.
Il processo di primo grado ha però smentito la tesi accusatoria. “Sin dalla fase dell’udienza preliminare avevamo sostenuto la palese inconsistenza dell’accusa – commentano i suoi legali, gli avvocati Fabio Pisillo e il prof. Tullio Padovani – oggi, dopo un processo iniziato nel lontano dicembre 2017, il Tribunale ha sancito l’assoluta estraneità del nostro cliente Mussari , insieme a Ceccuzzi e Del Mese , riguardo alle vicende che determinarono il fallimento della storica azienda salernitana”.
“Dopo le assoluzioni , sempre e tutte con la massima formula di estraneità “perché il fatto non sussiste” relative – ricordano i due legali – alla vicenda aereoporto di Ampugnano, all’ ostacolo alla vigilanza per presunto nascondimento del famoso mandate , al processo milanese per manipolazioni di mercato e falsi in bilancio , fallimento A.c. Siena, per la quinta volta, le accuse mosse nei confronti dell’avv. Mussari si sono rivelate verticalmente infondate. I fatti addebitati non sussistono , dunque , ma i processi monumentali sì , sono sussistiti e come , e con essi le gravi ferite inferte , che niente e nessuno rimarginerà , tantomeno chi ha coltivato accuse tanto roboanti, quanto infondate” concludono.
