Il caso Gsk arriva in Regione. A darne notizia il presidente Eugenio Giani, dopo che questa mattina Valerio Fabiani, consigliere del presidente per lavoro e crisi aziendali, ha riunito il tavolo regionale di monitoraggio che il presidente seguirà direttamente, con le istituzioni – i due Comuni, Siena e Sovicille, e la Provincia – e le organizzazioni sindacali, che stanno seguendo la situazione sul territorio.
L’azienda ha annunciato la volontà di procedere con 270 uscite volontarie incentivate e un piano d’investimenti nei due siti senesi da 260 milioni di euro. Per questo forte ridimensionamento dell’occupazione i sindacati hanno aperto un tavolo regionale per monitorare la situazione.
“La Regione è intenzionata a convocare l’azienda e le istituzioni per capire se c’è la possibilità di trovare un momento di incontro con tutti i soggetti interessati e avere un piano industriale, in modo da avere chiaro come gli investimenti potranno tradursi in nuove opportunità di lavoro – ha detto Luisella Brivio, Filctem Cgil -. La Regione ha anche aperto a possibili percorsi di supporto all’azienda per un miglioramento dell’efficientamento e della competitività che per noi può essere anche tradotto in formazione del personale”. La Regione ha sottolineato che l’uscita di 270 dipendenti dalla Gsk rappresenta comunque un campanello di allarme per un territorio già alle prese con molte vertenze: “Anche la Regione ha accolto il fatto che l’uscita di 270 lavoratori vuol dire comunque che ci saranno persone che non avranno più occupazione sul territorio e tutto questo si somma a Beko, ad Avicoop e alla crisi delle pelletterie” ha concluso Brivio.