Caso migranti a Siena, Prefetto: "Ondate anomale, accertamenti in corso. Cas riserve di materiale umano per contoterzisti senza scrupoli"

Incontro urgente in Prefettura con la rete Si Solidal. Pirrera: "Lavoriamo per liberare 10 posti letto nelle strutture Caritas per chi dorme nel parcheggio"

Di Redazione | 11 Novembre 2024 alle 19:45

Si è tenuto questo pomeriggio in Prefettura un incontro urgente tra la rete Si Solidal e il Prefetto, per parlare della delicata questione dell’accoglienza dei pakistani, dopo lo sfratto dal parcheggio il Duomo e la protesta di ieri davanti al palazzo del governo. Un confronto costruttivo, da cui è emersa una novità.

“Un incontro molto positivo – conferma ai microfoni di Siena Tv il Prefetto Matilde Pirrera – stiamo facendo un’opera di razionalizzazione dei posti nei Cas e questa settimana riusciremo a ricavare una decina di posti, per coloro che che hanno già il C3, così la Caritas potrà prendere alcuni dei migranti che stanno nel parcheggio”.

Il Prefetto sottolinea la bontà dell’impegno finora profuso: “Lavoriamo in silenzio, abbiamo preso a ottobre 20 territoriali, a novembre 7, da gennaio nei abbiamo presi 300. Durante l’incontro abbiamo proposto di fare insieme delle modifiche legislative, e di istituire uno sportello in Prefettura per dare consigli a chi si inserisce nel territorio”.

La riflessione finale del Prefetto è sull’anomalia di tali ondate migratorie a Siena: “E’ strano che vengano qua – sono i dubbi del Prefetto – abbiamo il doppio dei migranti ospitati nei Cas di Grosseto. I nosti Cas sono una riserva di materiale umano per contoterzisti senza scrupoli, ma le forze dell’ordine stanno lavorando bene e ci sono degli accertamenti in corso, in caso di risultati notizieremo le Procure”.

“Dall’incontro emerge che sono 45 le persone che stavano nel parcheggio e adesso sono diventate invisibili  – sottolinea a margine dell’incontro l’operatrice legale Cassandra Rofi – ma continueranno a dormire in soluzioni di fortuna, al circolo Arci Pd, di Rifondazione, altre associazioni e parti politiche che hanno dato disponibilità. La Prefettura ci ribadisce che i posti in accoglienza sono pochissimi, nell’ordine della decina, come rete Si Solidal chiediamo dunque che siano gli enti gestori a dire quanti sono, forse c’è un errore di comunicazione tra le parti”.



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