L’ex sindaco Fabrizio Fe e il tecnico comunale Riccardo sono stati condannati in prima istanza per omissione di interventi di sicurezza e di conservazione della pianta
Questa mattina alle 9.30 si è tenuta presso il Tribunale di Siena l’udienza relativa al ricorso presentato avverso alla condanna con decreto penale inflitta dal Tribunale di Siena in data 24 maggio 2019 all’ex sindaco di Pienza Fabrizio Fe e il tecnico Riccardo Fe, per il caso riguardante la Quercia delle Checche. La condanna ha riguardato le omissioni nel non aver adottato gli interventi necessari per la sicurezza e la conservazione della una bellezza naturale costituita dalla pianta monumentale, pur essendo gravati dal relativo obbligo giuridico previsto tra l’altro dall’art. 30 Dlgs 42/2004.
E’ stata presentata costituzione de parte civile dall’avvocatessa Catia Buiarelli in rappresentanza di Italia Nostra Siena, in qualità di associazione ambientalista legittimata in quanto riconosciuta a livello nazionale e capofila delle associazioni e dei gruppi che dal 2014 si sono poste a salvaguardia dell’albero secolare della Val d’Orcia. Il Pubblico Ministero ha inoltre prodotto l’elenco dei propri testimoni tra i quali compaiono l’agronomo Danile Zanzi, e l’allora coordinatrice dei gruppi locali Nicoletta Innocenti.