Piccini: “Riteniamo che nel caso di Sportelli ci sia qualcosa di più di un’applicazione della legge 81”
Il Consiglio Comunale di oggi si è aperto con la notizia della settimana, se non del mese: è avvenuto infatti il rimpasto di giunta, che ha visto l’uscita di Massimo Sportelli e l’entrata di Paolo Benini, con uno scambio di deleghe tra vari assessori.
Un’uscita, quella di Sportelli, non troppo chiara, come ha dichiarato sia lo stesso ex assessore ai lavori pubblici durante la conferenza stampa che ha tenuto martedì, che Pierluigi Piccini, che durante il consiglio comunale ha espresso la volontà di presentare una mozione sull’accaduto
“La comunicazione fatta dal Sindaco prevede un intervento di soli 3 minuti, ed è difficile in così poco tempo affrontare un tema così complesso – spiega Pierluigi Piccini, capogruppo di Per Siena – Noi riteniamo che nel caso di Sportelli ci sia qualcosa di più di un’applicazione della legge 81: lui rappresenta una fetta importante dell’elettorato senese che ha dato fiducia a lui e che è entrata in maggioranza con De Mossi. Non è l’esperto come può essere Fazzi, lui ha contenuto politico che va oltre. Chi l’ha votato e poi ha votato De Mossi potrebbe chiedersi se il comportamento è corretto, o ci sono cose in maggiornaza che non rispondono a una logica di accettazione politica”.
Una situazione quella avvenuta negli ultimi giorni che, a detta di Piccini, poteva essere gestita meglio.
“Mi sono trovato in una situazione del genere, ma fu comunicato prima – spiega Piccini – La legge 81 non è tassativa su questo, però il buonsenso, il rapporto coi cittadini e la trasparenza chiederbebe di farlo prima”.