Proseguirà in Corte di Appello a Firenze la vicenda giudiziaria delle presunte torture al carcere di Ranza (San Gimignano) contro un detenuto tunisino pestato durante un trasferimento di cella, nel 2018.
Il 16 aprile è fissata la data per la discussione del ricorso contro le condanne tra i 5 e 6 anni inflitte nel marzo 2023 in primo grado al tribunale di Siena contro i 5 agenti di Polizia Penitenziaria coinvolti (altri dieci avevano chiuso in precedenza col rito abbreviato). Per la prima volta veniva contestato in Italia il reato autonomo di tortura ad appartenenti alle forze dell’ordine: decisiva per i giudici la visione del filmato delle telecamere interne che ha ripreso la scena. Una sentenza storica che i legali degli agenti proveranno a ribaltare, o in subordine rimodulare nel tentativo di far riqualificare l’accusa di tortura in lesioni, così da permettere il rientro a lavoro degli agenti ormai sospesi da anni.