La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per maltrattamenti a carico del fantino plurivittorioso Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, in relazione alle accuse di somministrazione di alcuni antidolorifici a dei cavalli da lui allenati. Il ricorso dei difensori dello studio De Martino di Siena dell’ex re di Piazza del Campo è stato parzialmente accolto: confermata la condanna comminata in secondo grado, dove era invece giunta l’assoluzione per i falsi, la pena di 7 mesi dovrà essere però rideterminata in Appello in virtù del riconoscimento delle attenuanti generiche.
La conferma della condanna per il maltrattamenti ha fatto esultare alcune associazioni animaliste, e lo stesso Trecciolino ha così commentato.
“Ad ogni modo, ciò che più dispiace è che di Palio si parli in maniera impropria e strumentale, quando la vicenda decisa dalla Corte di Cassazione non ha riguardato fatti avvenuti durante il Palio – sottolinea Bruschelli – infatti la contestazione riguardava la somministrazione (peraltro in dosi bassissime) di semplici anti infiammatori, di uso comune, in assenza di specifica prescrizione veterinaria, a cavalli che peraltro non hanno partecipato a gare o competizioni, bensì a sole attività di addestramento” specifica.
“Tengo a precisare che tali somministrazioni non hanno causato alcun danno agli animali coinvolti il cui benessere è sempre stato per me oggetto di massima attenzione. Chi mi conosce sa quanto rispetti e ami i cavalli”.
Così invece i difensori. “Leggiamo con stupore i comunicati di varie sigle di associazioni animaliste che in maniera, a nostro avviso, non corretta accostano il Palio di Siena ad una sentenza della Cassazione, che peraltro ha annullato parzialmente con rinvio la sentenza della Corte di Appello di Firenze – si spiega – anche all’esito della pronuncia di ieri, di cui aspettiamo di leggere le motivazioni, continuiamo ad essere convinti della innocenza di Luigi Bruschelli; riteniamo infatti ingiusta la sentenza che lo ha visto condannato per maltrattamenti in un contesto nel quale, a nostro avviso, si è data prova che nessun cavallo ha subito alcun minimo danno alla sua salute”.