Doppio appuntamento al Museo Archeologico del Chianti Senese di Castellina in Chianti in compagnia delle celebrazioni dedicate ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e delle Notti dell’Archeologia. Sabato 17 luglio, alle ore 18, Piazza del Comune, di fronte al Museo, farà da cornice a “InCanto: visioni e suoni dall’Inferno dantesco”, uno spettacolo di musica, parole e danze per evocare la poesia di Dante Alighieri che fa parte della manifestazione “Dante O Tosco”, promossa e finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito del 700esimo anniversario dalla scomparsa del Sommo Poeta. Domenica 18 luglio, ancora alle ore 18, il Museo ospiterà la seconda iniziativa delle Notti dell’Archeologia promosse dalla Regione Toscana con la presentazione del libro “La guerra sulle colline” di Claudio Biscarini, accompagnata da una mostra dedicata a ricordi e testimonianze della Seconda guerra mondiale a Castellina in Chianti. Entrambi gli appuntamenti sono promossi con la collaborazione dell’amministrazione comunale.
Lo spettacolo “InCanto: visioni e suoni dall’Inferno dantesco” proporrà un dialogo fra linguaggi espressivi diversi, quali musica, parole e danza, per evocare scene dalla Divina Commedia e svelarne i passaggi più toccanti e intimi. La lettura delle terzine scelte dalla Commedia dantesca, dai canti V e XVII dell’Inferno, sarà, infatti, accompagnata dal suono del liuto e dalla danza in abiti tardo medievali per incorniciare la lectura Dantis e tratteggiarne l’evocazione narrativa come fa un pennello su una tela. La performance vedrà protagonisti gli artisti Anna Di Maggio (voce), il Maestro Marzio Matteoli (al liuto) e La Vita Nova – Gruppo danze storiche di Siena e si chiuderà con un brindisi, nel rispetto delle norme anti Covid-19. Non è richiesta la prenotazione.
Il libro “La guerra sulle colline” di Claudio Biscarini, invece, accenderà i riflettori sul passaggio del fronte e su quanto avvenne a Castellina in Chianti fra il 1943 e il 1944, con particolare attenzione per il racconto inedito sulla presenza di soldati neozelandesi nel paese chiantigiano e per il drammatico destino di due ebrei tedeschi, i coniugi Lewin, che dopo esser stati catturati mentre viaggiavano verso la Palestina furono internati a Castellina in Chianti e poi deportati ad Auschwitz, dove morirono. La mostra, inoltre, esporrà oggetti e testimonianze dei fatti raccontati nel libro, estendendo la narrazione storica del Museo fino all’età moderna con oggetti quali frammenti di ordigni bellici, mostrine e bottoni delle uniformi e le stoviglie e altri oggetti dei signori Lewin, entrando nella loro vita quotidiana prima del tragico destino.
Informazioni. Le due iniziative sono a ingresso gratuito e si svolgeranno nel rispetto delle norme anti Covid-19. Per informazioni, è possibile contattare il Museo Archeologico del Chianti Senese, che si trova in Piazza del Comune a Castellina in Chianti, al numero 0577-742090; scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure consultare il sito www.museoarcheologicochianti.it.