Si intitola “Il dì di festa” la mostra fotografica che sarà allestita nel Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga dal oggi al 19 marzo con gli scatti in bianco e nero realizzati in Toscana, Lazio e Umbria da Marco Bruttini e Marco Muzzi, amici senesi di lunga data e compagni di viaggio con la stessa passione per la fotografia.
L’esposizione sarà presentata venerdì 6 gennaio, alle ore 17, al Teatro comunale “Vittorio Alfieri” dai due fotografi, accompagnati dalla musica tradizionale e dalla poesia estemporanea di Marco Giovani, Marco Betti e Irene Marconi e dal commento dell’antropologo Pietro Clemente. Alle ore 18 la mostra sarà inaugurata ufficialmente al Museo del Paesaggio, a pochi passi dal Teatro “V. Alfieri”, e sarà accompagnata da un aperitivo con degustazione di vini delle aziende del territorio, mentre i più piccoli troveranno una sorpresa lasciata per loro dalla Befana.
Gli scatti che compongono la mostra fotografica “Il dì di festa” restituiscono feste e celebrazioni religiose e civili e momenti immortalati durante mercati e fiere, oltre a soffermarsi su giochi di piazza e di strada. I contesti raccontati dai due fotografi rappresentano uno spaccato deciso di natura storica e sociale dell’Italia liminare di fine Novecento e forniscono uno spunto di riflessione su come si siano trasformate le modalità di vivere il quotidiano e il festivo nei contesti di paese e su come sia cambiato il concetto stesso dell’abitare in comunità negli ultimi cinquanta anni. L’esposizione è realizzata dal Comune di Castelnuovo Berardenga con la collaborazione della Fondazione Musei Senesi, della Fondazione Toscana Spettacolo e dell’Associazione Culturale Lo Stanzone delle Apparizioni.
I due fotografi. Marco Bruttini è nato a Siena nel 1952 e ha frequentato l’Istituto d’Arte della sua città. Qui ha iniziato a fotografare e si è impegnato nella fondazione di numerosi gruppi fotografici. Per molti anni ha fornito immagini ad alcune testate della stampa cittadina e ha partecipato alla realizzazione di mostre e corsi di fotografia. Negli ultimi 25 anni si è dedicato esclusivamente alla ricerca di tipo etnografico, raccogliendo un archivio di circa 50 mila fotogrammi in pellicola.
Marco Muzzi, nato a Siena nel 1952, ha seguito i corsi di Franco Fortini e si è laureato in Storia delle Tradizioni Popolari con Pietro Clemente. L’amico Florio Carnesecchi, cultore di fiabistica, lo ha appassionato alle comuni radici familiari contadine. Il suo archivio, equivalente per consistenza a quello dell’amico Marco Bruttini, raccoglie le foto di tradizioni e feste dell’Italia centrale a partire dalla metà degli anni Ottanta.
Informazioni. È possibile visitare la mostra con ingresso libero tutti i giorni, escluso il lunedì, con i seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì e domenica, dalle ore 10 alle 13; venerdì e sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per informazioni, è possibile contattare il numero 0577-351337 o scrivere a [email protected].