Castelnuovo: tre serate fra musica e cultura alla Certosa di Pontignano

Primo appuntamento venerdì 19 novembre con il concerto “Due rivoluzioni” del Trio d'archi dell'ORT, con brani tratti dal repertorio di Giuseppe Cambini, Ludwig van Beethoven e Mieczysław Weinberg. L’appuntamento sarà un omaggio ai tre compositori e al loro periodo storico

Di Redazione | 14 Novembre 2021 alle 15:55

Castelnuovo: tre serate fra musica e cultura alla Certosa di Pontignano

Tre serate di musica e cultura nella cornice della Certosa di Pontignano. Sono quelle in programma con il titolo “Incontri d’Autunno” che prenderanno il via venerdì 19 novembre con il concerto “Due rivoluzioni” del Trio d’archi dell’ORT, Orchestra Regionale della Toscana, e proseguiranno venerdì 10 dicembre con la lezione-concerto “I mille volti del jazz” e venerdì 17 dicembre con l’incontro “Il Medioevo immaginifico”. Gli appuntamenti – promossi da La Certosa di Pontignano, Università degli Studi di Siena e Lo Stanzone delle Apparizioni con il patrocinio del Comune di Castelnuovo Berardenga – saranno divisi in una prima parte, dalle ore 18.45 alle 19.45, e una seconda parte, dalle ore 21 alle 22, intervallate dal buffet.

Gli appuntamenti. Gli “Incontri d’Autunno” si apriranno venerdì 19 novembre con “Due rivoluzioni”, performance che vedrà protagonisti il Trio d’archi dell’ORT, Orchestra Regionale della Toscana, composto da Clara Franziska Schötensack, violino, Stefano Zanobini, viola, e Augusto Gasbarri, violoncello, con brani tratti dal repertorio di Giuseppe Cambini, Ludwig van Beethoven e Mieczysław Weinberg. L’appuntamento sarà un omaggio ai tre compositori e al loro periodo storico, segnato dalla Rivoluzione francese del 1789 e dalla Rivoluzione russa del 1917, con un’introduzione ai brani curata dagli stessi musicisti per contestualizzare la loro esibizione.

Il terzo e ultimo appuntamento, in programma venerdì 17 dicembre con l’incontro “Siena: il Medioevo immaginifico”, sarà un viaggio del territorio in compagnia di Duccio Balestracci, già docente di storia medievale dell’Università degli Studi di Siena, e Marco Valenti, docente di archeologia cristiana e medievale presso lo stesso Ateneo senese. L’iniziativa accompagnerà il pubblico alla riscoperta del Medio Evo nella cultura romantica europea in contrasto con gli eccessi della Rivoluzione francese e con l’emergente rivoluzione industriale, fra stereotipi e interpretazioni nel corso dei secoli.

 



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