Alla discoteca la Capannina di Castiglione della Pescaia si poteva soltanto ascoltare musica stando seduti, ma la tentazione di tornare a ballare per numerosi giovani dopo un anno di stop è stata troppo forte e incontenibile.
E così Polizia Municipale, carabinieri e agenti della Questura, che avevano fiutato la situazione, hanno fatto capolino venerdi sera nello storico locale maremmano per un controllo, trovando tanti ragazzi in pista. Ed è scattata così la chiusura per tre giorni. Un provvedimento che non tange più di tanto il titolare, Antonio Degortes, che domani restituirà in ogni caso la licenza. La stagione della Capannina, tornata in attività negli ultimi due weekend, di fatto si chiude qui.
“Sapevamo benissimo che sarebbero venuti a controllare – spiega l’imprenditore senese Antonio Degortes – la licenza era di music club, per uno spettacolo musicale tutti seduti, ma poi effettivamente molti ballavano. La nostra è stata una provocazione, dal momento che si verificano continui assembramenti, penso agli Europei, si balla ovunque ma le discoteche non possono lavorare. Anche la scelta del Governo di non permettere l’ingresso nelle discoteche a chi ha il green pass è inspiegabile. Ci considerano il male dei mali, vogliono tenerci chiusi”.
Ancora Degortes: “Voglio proprio vedere – conclude – come gestiranno i giovani ad agosto, gli assembramenti. Le discoteche sono un contenitore perfetto, dove puoi tracciare e gestire la situazione”.