Chi non si ricorda di Senia, la maialina di cinta senese saltata dal camion che la stava portando al macello? Recuperata dalla Polizia alle porte di Siena, da due anni vive libera nel rifugio “La Tana del Bianconiglio” di Castiglione d’Orcia insieme a tanti altri animali – capre, pecore, mucche, cavalli, polli, tacchini e conigli – sottratti allo sfruttamento e alla morte violenta nei mattatoi. Per Senia, e per tutti gli abitanti del rifugio, domenica 13 novembre è previsto un pranzo agricolo di raccolta fondi.
“In questo periodo stiamo sostenendo molte spese per migliorare gli spazi, le recinzioni, il terreno e le casette dove abitano gli animali rifugiati e per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”, spiega Ludovica Lombardini, responsabile della Tana del Bianconiglio.
Due straordinari chef, Matteo Russo della Fonderia Gastro Bistrot di Firenze e Giovanni Di Meo del Sottobosco Bistrot di Grosseto, proporranno gustosi piatti stagionali 100% vegetali: focacce farcite con i formaggi offerti da Vegeatal, zuppe autunnali, tempeh, spiedini colorati e assaggi di arrosto di legumi e tanto altro. Per finire, Essenza love natural food di Grosseto offrirà i suoi favolosi dolci.
Per partecipare al pranzo si chiede di scrivere al rifugio entro sabato mattina via Messenger o al numero 3493522378.
Nel pomeriggio è previsto anche un incontro con la scrittrice e attivista Rita Ciatti, che presenterà il suo ultimo libro “Ma le pecore sognano le lame elettriche?”, un testo che analizza il nostro rapporto con gli animali alla luce dello specismo.
Nel libro è riportata anche la storia di sfruttamento e liberazione di Eva e di sua figlia Allegra, giovane pecora che vive nel rifugio di Castiglione d’Orcia ed è stata adottata a distanza dall’autrice e da suo marito Andrea.
Chiunque può decidere di sostenere il rifugio adottando uno degli animali, che si potranno conoscere dal vivo domenica prossima o seguendo le loro storie nelle pagine Facebook e Instagram www.facebook.com/RifugioTanaDelBianconiglio
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Nelle foto, la nuova vita di Senia (in alcune con Ludovica Lombardini) e Allegra, rifugiate alla Tana del Bianconiglio di Castiglione d’Orcia