La direttrice della compagnia delle Figlie di Sant’Angela Merici si affida a una lettera
Antonia Carrea, la direttrice della compagnia Figlie di Sant’Angela Merici, rompe la cortina del silenzio adottata fin dall’inizio, con una lettera inviata ai quotidiani locali, la Nazione e Corriere di Siena. Inutile ogni tentativo di provare nuovamente a contattarla, come fatto alcune settimane fa. Carrea non parla ma dalla lettera mette in primo piano una forzata autodifesa per quell’erogazione all’Università di Bologna per istituire la cattedra di Storia Contemporanea, senza accorgersi però che proprio l’Università di Bologna non intitolerà la cattedra a Bianca Piccolomini, più volte ricordata nella lettera.
Ignorando inoltre la questione autorizzazione del Vaticano, nemmeno una riga in merito. La direttrice ha voluto però sottolineare come “voleva la cattedra a Siena”, e come ci sia dispiacere che l’ipotesi non sia stata presa in considerazione dall’università senese. Il no alla cattedra è giudicato un vero insuccesso per Siena.