Sulla questione della mancata cessione di Mps a Unicredit è intervenuto anche il sindaco Luigi De Mossi: “Se le indiscrezioni fossero confermate sarebbe confermato anche quello che ebbi modo di dire fin dai primi giorni dello scorso agosto, cioè che l’operazione Unicredit avrebbe creato una macelleria sociale, oltretutto a spese dello Stato e quindi di tutti i cittadini contribuenti. Attendiamo notizie certe, credo ancora ci sia la possibilità di trovare strade alternative e solide per dare un futuro solido alla banca più antica del mondo. Da parte nostra, assieme alle istituzioni territoriali come Regione e Provincia, oltre alla Fondazione Mps, continueremo in ogni caso a perseguire quelli che erano e rimangono punti irrinunciabili: la tutela del marchio, la tutela dell’occupazione, il radicamento della banca al territorio anche attraverso il mantenimento della direzione generale a Siena e la tutela del patrimonio artistico e immobiliare. Su questi punti non dobbiamo abbassare la guardia. Mi attendo anche che le promesse in campagna elettorale siano mantenute da chi è stato eletto in Parlamento come espressione di questo territorio e ha dichiarato a più riprese di volersi impegnare concretamente per la comunità senese. Noi lo abbiamo fatto e continueremo a farlo”.