Le organizzazioni sindacali applaudono all’atto ma auspicano il controllo dell’evolversi della situazione
“Prendiamo atto con soddisfazione di quanto assicurato dal Ministero dei Beni Culturali sul patrimonio artistico della Banca Mps e sul suo mantenimento logistico a Siena. Ricordiamo che – prontamente – le scriventi organizzazioni sindacali, non più tardi di alcuni mesi fa (vedi documento unitario datato 30 ottobre 2017) insorsero su questo argomento in maniera abbastanza netta, circostanziata e scandalizzata quando fu palesata l’ipotesi di un diktat europeo criticata a 360 gradi”
“Di fatto si sosteneva l’alienabilità di tutte le opere artistiche attualmente di proprietà della banca e della comunità senese. Ipotesi che pur suffragata da altri, a nostro parere era da considerarsi alquanto anomala e offensiva per i suoi risvolti sociali ed affettivi. Un patrimonio di alto valore economico ma anche di difficile stima di mercato, considerata la raffinatezza e la secolarità che lo contraddistingue nella sua bellezza ed integrità, intriso di storia, nonché frutto di sacrifici perpetrati nel tempo da chi ci ha preceduto per garantire la prosperità e la buona immagine della città”
“Ora occorrerà vigilare costantemente sull’evolversi della vicenda; ed è per questo motivo che richiamiamo gli organismi competenti a svolgere il loro compito con massima attenzione e sensibilità, con la certezza che questa decisione abbia giustamente ripagato e riconosciuto a Siena e all’Italia tutta, un patrimonio universalmente valido che altrimenti avrebbe rischiato di essere svilito come mera merce di scambio o peggio ancora di scomparire dalla nostra storia”.