Supplenti senza cattedra fino a ottobre e segreterie colme di lavoro
Il nuovo anno scolastico è ormai alle porte, ma ancora le cattedre restano scoperte, soprattutto quelle degli insegnanti supplenti, che potrebbero arrivare a fine ottobre.
“Molti problemi sono stati risolti come l’accorpamento delle classi, ha dichiarato Anna Cassanelli della Cgil ai nostri microfoni, con situazioni molto disagevoli e con classi di più di trenta persone. Per esempio a Siena si era rintracciato il problema di una classe del Liceo Musicale che rischiava di essere accorpata con una delle due classi del Liceo Classico,ma tale situazione è stata fortunatamente risolta e le due classi passeranno soltanto l’ora di educazione fisica insieme. Anche per le immissioni di ruolo quest’anno la situazione sembra essere migliorata, infatti il Miur ha anticipato le domande di assegnazione provvisoria e i trasferimenti e già dal 1 settembre la situazione degli insegnanti di ruolo dovrebbe essere chiusa”.
La situazione preoccupante resta quella degli insegnanti supplenti che vengono chiamati dalle graduatorie d’istituto delle scuole. “Il rinnovo delle graduatorie è partito tardi e il numero delle domande è stato molto alto”, afferma Anna Cassanelli. “Oltre a tutto ciò il portale del Ministero, dove le scuole possono inserire le domande, ha avuto problemi tecnici, allungando ulteriormente i tempi. Con questi ritardi dunque le cattedre resteranno scoperte fino ad ottobre e nel frattempo saranno coperte da insegnanti delle precedenti graduatorie che poi dovranno lasciare l’insegnamento non appena usciranno le nuove graduatorie”. Gli insegnanti verranno quindi sostituiti durante il corso dell’anno scolastico a discapito della formazione degli studenti.
Per quanto riguarda la proposta di accorciare gli anni di liceo da cinque a quattro Anna Cassanelli ci ha parlato di quanto sia delicata tale scelta. ” Non è vero che la maggior parte dei paesi europei utilizza questo tipo di scuola”, afferma Anna Cassanelli. “Per esempio la Germania sta tornando verso la scuola dei cinque anni perchè si ritiene che in un tempo più lungo lo studente possa apprende meglio. Non va usato in maniera strumentale ciò che avviene all’estero. Se ci sarà un liceo in quattro anni la riforma dovrà partire dalle elementari e medie e quindi andrà ristrutturato l’intero sistema scolastico. In ogni caso l’abbreviazione del percorso di studi non farà diminuire le difficoltà dei giovani a trovare lavoro. Un anno in più di liceo non può che portare giovamenti.”
Un altro problema all’interno del sistema scolastico è quello che riguarda le segreterie e di cui ci ha parlato Grazia Mindigni, assistente amministrativo.
“Il personale amministrativo ha sempre più difficoltà nel corso degli anni, afferma Grazia Mindigni, quest’anno ci saranno le nomine per il personale di ruolo, ma il 50% di questo sarà precario. Inoltre con la legge 107 i collaboratori scolastici non possono essere sostituiti se si assentono per meno di sette giorni. In questo modo sarà il collega a dover fare il doppio lavoro. Mentre nelle segreterie non si può sostituire nemmeno per un’assenza di un’intero anno se non si scende al di sotto delle tre persone in segreteria.” Il numero del personale è quindi in diminuzione, mentre il lavoro aumenta soprattutto in questo momento in cui le segreterie dovranno gestire le graduatorie per le nuove cattedre. Un processo che è quindi destinato a rallentarsi.
Veronica Costa