Anche a Siena la Cgil è scesa in piazza per protestare contro il ddl sicurezza, “un provvedimento pericoloso per la democrazia del Paese”. Il presidio si è svolto di fronte alla Prefettura. “Riteniamo doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un ddl, quindi, che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali – afferma Alice D’Ercole, segretaria generale Cgil Siena – . Che chiude in carcere le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età, che introduce il reato della resistenza passiva rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifica, magari dovuta alle condizioni disumane di molte carceri. Un ddl che introduce nuovamente interventi ad impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti. Tutto questo mentre il Governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose. Queste sono solo alcune ragioni per le quali siamo in piazza per contrastare un ddl pericoloso per la democrazia del Paese”. Oltre che di fronte alle Prefetture di diverse città, a livello nazionale, nella stessa giornata, si è svolta una manifestazione anche davanti al Senato.
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Cgil Siena, in piazza per contrastare il ddl sicurezza: "Pericoloso per la democrazia del Paese"
Oltre che di fronte alle Prefetture di diverse città, a livello nazionale, nella stessa giornata, si è svolta una manifestazione davanti al Senato
Di Simona Sassetti | 25 Settembre 2024 alle 16:00
Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo
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