Scongiurare nuovi focolai nelle Rsa, dopo il caso della residenza di Asciano: CGIL, SPI CGIL e FP CGIL Siena chiedono azioni incisive ed immediate alle autorità designate. La nota:
“L’epidemia del Covid-19 è tornata ai livelli di Marzo-Aprile, la superficialità tenuta nei mesi del periodo estivo e attualmente si sta ripercuotendo sull’aumento del virus nelle nostre comunità, le conseguenze più dolorose colpiscono con maggiore pericolosità le categorie più deboli e più fragili a livello sociale e sanitario, e fra queste gli anziani che sono ospitati nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistite). Notizia di questi giorni i molti contagiati nella residenza per non autosufficienti di San Francesco ad Asciano, dove la quasi totalità degli ospiti e molti operatori della struttura sono stati colpiti dal virus ed alcuni anziani sono stati ricoverati viste le gravi condizioni. Gli ospiti della RSA, pur non avendo avuto comportamenti scorretti, sono stati contagiati, certamente non hanno fatto vacanze, né hanno partecipato a pranzi o convivi in cui si potevano creare degli assembramenti e quindi entrare in contatto con potenziali positivi, quindi si presuppone che la positività sia stata trasmessa da persone non ricoverate”.
“Quanto accaduto nelle residenze per anziani nella primavera aveva evidenziato che in queste strutture dovevano essere attuate delle procedure e dei protocolli strettissimi, controlli attraverso test sul personale e sugli ospiti, come indicato specificatamente dalle ordinanze del Presidente della Regione Toscana. Ci domandiamo se tutto questo è stato garantito da chi gestisce la RSA e dalla ASL che dovrebbe verificare la corretta applicazione dei protocolli. Certo è che si deve porre maggiore attenzione nell’affidamento della gestione dei servizi nelle RSA pubbliche ed effettuare un costante controllo sulla qualità del servizio assistenziale svolto dai gestori di un così particolare, importante e delicato servizio”.
“La CGIL, con il sindacato dei pensionati SPI CGIL e la Funzione Pubblica CGIL di Siena, nell’esprimere la propria vicinanza e solidarietà nei confronti delle persone contagiate, degenti e personale, e dei loro familiari, continuerà il suo impegno nella difesa del diritto alla salute specie per le persone più deboli. Chiediamo alla ASL e a tutti gli Enti Pubblici preposti alla conduzione e controllo delle RSA di predisporre urgentemente tutte le iniziative opportune per evitare che situazioni simili si possano ripetere in altre strutture RSA della nostra Provincia, rafforzando subito la presenza di personale sanitario e assistenziale affinché gli ospiti siano seguiti al meglio, e affinché questi anziani non si ritrovino di nuovo chiusi senza l’affetto dei familiari all’interno delle strutture in questi momenti di rinnovata emergenza epidemiologica”.