Si è svolta alcuni giorni fa l’assemblea dei soci di Chianti Banca, che ha approvato il proprio bilancio. Soddisfazione da parte del presidente Cristiano Iacopozzi. “L’assemblea è andata bene, abbiamo avuto un numero di presenze, purtroppo in virtuale, molto elevato: oltre 3300 soci hanno approvato il bilancio, uno dei migliori degli ultimi anni, che si è chiuso con 8.712.000€ di utili”.
“Devo ringraziare tutti i soci e tutti i dipendenti che si sono adoperati per il buon esito dell’assemblea. Aldilà dell’utile netto di soddisfazione c’è soprattutto il miglioramento di tutti i principali indicatori di bilancio, a cominciare dal patrimonio, il CET1 che si è riportato in prossimità del 13%, e le coperture del credito che sono nettamente migliorate in parallelo a una riduzione dell’NPL ratio e a una riduzione del Texas ratio, che sono indicatori che misurano la qualità del credito e la qualità dell’attivo della Banca”.
Un lavoro che prosegue anche nelle difficoltà della situazione di emergenza attuale. “Ormai ci siamo purtroppo quasi abituati alla situazione di emergenza portata dal Covid – prosegue – E’ la seconda assemblea che si è svolta da remoto. La Banca si è adoperata per assicurare la piena operatività, anche in un contesto pandemico, le nostre filiali sono a piena disposizione dei nostri soci e dei nostri clienti”.
Chianti Banca non offre solo servizi da banca tradizionale: ormai da qualche tempo c’è anche Chianti Mutua, che sta diventando un fiore all’occhiello. “Chianti Mutua è una realtà che ha ormai oltre 10 anni di vita – sottolinea il presidente – E’ una caratteristica tipica del credito operativo quella di affiancare delle attività di supporto alla propria clientela. E’ un plus rivolto ai nostri soci, che non offre solo scontistica presso le principali strutture mediche della Toscana per le prestazioni sanitarie, ma si occupa anche di gite, servizi per la famiglia. E’ un’attività molto apprezzata, tanto che conta ormai 12mila soci e intorno ai 14mila assistiti. E’ la prima mutua in Italia tra le mutue del credito cooperativo.
Grazie anche a questa crescita sta diventando un vero modello da seguire, soprattuto nel seguire il cittadino nei servizi legati alla sanità, sempre più importante soprattutto guardando alla situazione che il mondo sta attraversando in questo periodo.
“E’ molto importante, perché siamo in un momento in cui siamo assorbiti solo dalla questione Covid, finendo forse per trascurare altre necessità sanitarie – commenta Iacopozzi – In questo noi siamo presenti, anche nei piccoli centri, proprio perché dobbiamo far percepire che una Banca di credito cooperativo è una banca di prossimità ed è una banca differente, che riesce a coniugare l’esigenza di un adeguato profitto nell’attività bancaria con l’esigenza di sostegno e servizio agli stakeholder”.