Chiantibanca chiude il 2023 e guarda al nuovo anno con ottimismo: "E' nella nostra natura ascoltare il territorio"

Il bilancio del presidente Iacopozzi: "Siamo a disposizione delle aziende e delle famiglie con soluzioni mirate, sia lato investimenti che finanziamento. Il 2024 porta speranza, tra calo inflazione, materie prime e ripresa delle attività"

Di Cristian Lamorte | 20 Dicembre 2023 alle 18:30

Chiantibanca chiude il 2023 e guarda al nuovo anno con ottimismo: "E' nella nostra natura ascoltare il territorio"

“Siamo a disposizione delle aziende e delle famiglie con soluzioni mirate, sia lato investimenti che finanziamenti, è nella nostra natura ascoltare il territorio”. L’ascolto del territorio come identità per essere vicino e famiglie e imprese nell’erogazione del credito, assicura il presidente di Chiantibanca Cristiano Iacopozzi. L’istituto di credito cooperativo conferma il proprio ruolo di riferimento nel senese e non solo di una realtà in costante crescita anche nel numero di associati come si confà a quel credito cooperativo che ha saputo imporsi nel mercato delle banche. Ma la fine del 2023 è tempo di bilanci anche per Chianti Banca che guarda al futuro con un rinnovato ottimismo dettato anche dal contesto nazionale e globale.

“Il 2023 è stato un anno con una certa volatilità di eventi geopolitici – è il punto di Iacopozzi – il 2024 si apre con note macro economiche di speranza, penso al ridimensionamento dell’inflazione – sottolinea – grazie al prezzo delle materie prime che dovrebbe tornare ai livelli pre guerra in Ucraina, e ci sono segnali di decellerazione economica che – nota – fanno preludere nel secondo semestre del 2024, a una graduale ripresa delle attività che potrebbe scongiurare l’atterraggio duro delle economie, come paventato mesi fa”.

 

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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