E-Commerce da record in città: “No alla desertificazione delle botteghe”
Sarà un 2018 molto più povero per Siena a causa della chiusura di molti negozi storici del centro e non solo. Problemi economici, tasse, concorrenza selvaggia da parte del commercio online o della grande distribuzione, mancanza di “eredi” nella gestione familiare: sono queste le cause per cui spesso non ci si fa più e si tira giù il bandone. Con grande dispiacere di tutti, perchè certi locali sono da sempre dei veri punti di riferimento. Gli ultimi due casi riguardano Galleri Giocattoli in via banchi di sotto, presente a Siena da 108 anni, e l’Emporio Musicale Senese in Cerchiaia, altra storica bottega che è arrivata a contare decine di dipendenti. Un altro celebre “brand” senese ormai sparito è il Corsini Dischi. Tutte “vittime” di un mondo commerciale che cambia. Sul trend si è espresso nei giorni scorsi anche il sindaco di Siena Bruno Valentini, che ha lanciato un appello a contribuire alla “salvezza” delle botteghe caratteristiche della città, patrimonio di tutta la comunità:
“Siena ha una sorta di record nazionale sul ricorso all’ e-commerce – ha commentato – È difficile fermare o rallentare tendenze comportamentali così forti e diffuse, magari talvolta indotte da prezzi esosi o inadeguata accoglienza nei negozi. Ma è un grande rischio la desertificazione delle botteghe, ieri insidiate dai grandi centri commerciali, oggi dal commercio via internet. Per quanto possiamo, contribuiamo a tenere vivi gli esercizi commerciali dei nostri quartieri, mantenendo sempre una quota significativa di acquisti nei negozi sotto casa o dei centri cittadini”