Sono state identificate alcune mutazioni nel gene Spike del virus Sars-Cov-2, specifiche della variante “brasiliana” in alcuni campioni provenienti dal comune di Chiusi, analizzati nel laboratorio dell’UOC Microbiologia e Virologia dell’Aou Senese.
I risultati, già condivisi con la Regione Toscana e l’Azienda Usl Toscana Sudest, dovranno essere verificati e validati dall’Istituto Superiore di Sanità dove sono stati inviati i campioni. “La regione della Spike analizzata – spiega la professoressa Maria Grazia Cusi, direttore UOC Microbiologia e Virologia Aou Senese – corrisponde a quella riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti, per questo è necessario individuare le varianti. La variante “brasiliana” sembra più contagiosa del virus normalmente circolante, ma non abbiamo ancora dati specifici sulla sua pericolosità. Il nostro laboratorio è punto di riferimento per tutta l’area vasta sudest anche per le procedure di sequenziamento che sono piuttosto complesse e richiedono alcuni giorni”.
Oggi, a Chiusi, in piazza XXVI giugno 1944 a Chiusi scalo, con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato Misericordia, Pubblica Assistenza, Croce Rossa, è iniziato lo screening di massa anti Covid. Il bilancio del sindaco Yuri Bettollini: “La prima mattinata dello screening della nostra città è andata molto bene. Tutti gli appuntamenti rispettati, tranne una piccolissima manciata per giustificati motivi. Chiusi si è dimostrata responsabile, matura e ha espresso davvero un grande senso civico. Chiusi ha compreso il suo problema ed ha reagito subito mettendo un campo l’unica soluzione possibile diventando così, nella difficoltà, un modello sociale italiano di cittadinanza attiva valorizzando, nei fatti, la sanità pubblica in maniera ineccepibile”.
“La Regione – commenta l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini – ha deciso di intervenire rapidamente a supporto della comunità di Chiusi, fornendo ogni sostegno tramite la campagna di screening Territori sicuri che abbiamo promosso proprio per intervenire nelle aree che manifestano segnali di allarme. La risposta della città di Chiusi è stata straordinaria in termini di partecipazione, questi numeri potranno esserci di grande aiuto per cercare di bloccare l’ulteriore diffondersi del contagio, reso ancora più pericoloso per la presenza di varianti. Il mio grazie va a chi ha consentito di mettere in piedi in poche ore una macchina organizzativa così complessa: l’Asl Toscana sud est, tutti gli operatori sanitari e i volontari che si stanno prestando con straordinario impegno per il buon esito dell’iniziativa, l’amministrazione comunale di Chiusi insieme ai suoi cittadini”.
“È il terzo appuntamento di ‘Territori sicuri’ nella Zona Distretto Amiata Senese e Valdorcia – Valdichiana Senese e anche a Chiusi la risposta dell’Asl, del volontariato, dei medici di medicina generale, sotto il coordinamento della Regione, di Anci e dell’Ars ha consentito la partenza dell’iniziativa questa mattina con regolarità – è il commento del direttore di zona dell’Asl Tse Roberto Pulcinelli –, in una funzionale collocazione predisposta con prontezza dall’amministrazione comunale. Il riscontro dei cittadini è andato oltre ogni aspettativa, segno che il recente evolversi della pandemia in questo specifico territorio ha sensibilizzato la cittadinanza. Questo ha indotto a estendere l’iniziativa su cinque giorni, cosa mai sperimentata prima. Ringrazio i colleghi del sistema pubblico, del sistema privato e del volontariato che stanno dando l’ennesima dimostrazione del valore della collaborazione, dell’impegno e della condivisione”.