Truffe ad enti assicurativi per 10mila euro con decine di polizze e falsi documenti
E’ stato arrestato nella flagranza del reato di truffa dalla Polizia di Stato un falso broker di 48 anni, campano residente a Perugia.Il danno erariale che ha procurato alle Agenzie assicurative per il pagamento parziale della quota prevista nei contratti ammonta a quasi 10.000 euro, pari ad oltre il 50% rispetto al totale. E’ quanto hanno accertato fino ad ora i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi- Chianciano Terme diretti dal Vice Questore Valter Allegria.
Gli agenti, a seguito di una segnalazione da parte di un’Agenzia assicuratrice della località etrusca, circa un uomo che aveva stipulato una polizza esibendo fotocopie di documenti, poi risultate false, per la quale la titolare aveva sporto denuncia al Commissariato, hanno fatto scattare subito le indagini, appurando che la stessa persona ieri si trovava di nuovo a Chiusi. Dopo aver raccolto le prime informazioni, si sono portati presso un Istituto dove hanno trovato un uomo corrispondente alle descrizioni fornite in sede di denuncia.
Appena si è accorto che i poliziotti in borghese della Sezione Anticrimine sono entrati in agenzia il 48enne ha cercato di allontanarsi ma è stato bloccato ed identificato. Dai primi riscontri, e anche a seguito della perquisizione dell’autovettura da lui condotta, è emerso che aveva già contratto due polizze assicurative e tentato di stipularne altre due nella stessa mattinata, utilizzando fotocopie di documenti falsi intestati al presunto contraente. Indagini più approfondite hanno consentito, al momento, di accertare che, in realtà, l’intestatario della carta di identità falsa esiste veramente, ma diverso è il suo luogo di residenza. I poliziotti hanno verificato inoltre che solo nell’ultimo mese sono state stipulate circa 7 polizze, 11 da settembre ad oggi, per un valore che ammonta a oltre 14.000 euro ed un danno per le agenzie di oltre il 50%, truffe commesse tutte con le stesse modalità. L’uomo, è stato quindi arrestato, provvedimento convalidato questa mattina e, ad esito del rito direttissimo, rimesso in libertà. Le indagini svolte dagli investigatori del Commissariato di Chiusi sono tuttora in corso per approfondire e verificare l’esistenza di complici e “mandanti”.