“Ci dimetteremo tutti, in massa”. Scrivono così i medici dei Pronto soccorsi degli ospedali toscani al termine di un documento che trasuda stanchezza e disperazione di un comparto medico, quello dell’emergenza urgenza, in grave affanno. Al netto della pandemia la medicina di urgenza non riesce a far fronte alle difficoltà: mancanza di professionisti, turni doppi, stipendi che non rispecchiano la difficoltà di trovarsi in prima linea giorno e notte.
E poi il territorio, che non riesce a dare risposte adeguate ai codici non urgenti che inevitabilmente si riversano al pronto soccorso.
A fianco dei medici toscani c’è la Cgil.