“La gestione delle turnazioni nei cimiteri comunali di Siena viene monitorata e regolata secondo le disposizioni, garantendo così un’efficace organizzazione delle sepolture”. Così l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena, Massimo Bianchini, ha risposto durante il Consiglio Comunale di giovedì 28 novembre, all’interrogazione presentata dal consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico relativa alla disponibilità dei posti per inumazione nei cimiteri comunali.
“Nonostante la pressione sulla disponibilità di posti – ha spiegato Bianchini – il cimitero di Casciano alle Masse dispone ancora di alcuni spazi per inumazione. Ci sono infatti alcuni posti da liberare, seppure in numero esiguo stante la richiesta e la dimensione del cimitero. La comunicazione delle scadenze è invece assicurata ai cittadini mediante affissioni nei vari cimiteri, che riportano l’elenco nominativo delle sepolture in scadenza, consentendo a tutti di avere informazioni aggiornate”.
“La situazione attuale delle disponibilità di posti per inumazione nei vari cimiteri della città – ha proseguito l’assessore – è la seguente: il cimitero di Casciano alle Masse conta tre posti per inumazione, con quindici posti aggiuntivi previsti in scadenza entro la fine del 2025, e un posto disponibile per resti mortali o ceneri con ulteriori tre posti in scadenza. A Sant’Andrea a Montecchio sono presenti ventuno posti per inumazione, mentre entro il 2025 ne saranno disponibili altri trentasei; tuttavia, per resti mortali e ceneri non vi sono attualmente posti disponibili. Il cimitero di Monastero offre al momento sedici posti liberi per inumazione, con altre quarantuno sepolture in scadenza e settantacinque riservate alle suore; non vi è disponibilità di spazi per resti mortali o ceneri. A Monteliscai sono presenti quattro posti liberi e quattordici in scadenza, senza spazi disponibili per resti mortali o ceneri. Nel cimitero di Pieve a Bozzone vi sono quattordici posti disponibili e altri quindici in scadenza, con tre posti per resti mortali o ceneri. Il cimitero di Presciano dispone di dieci posti liberi e sedici in scadenza, ma non vi sono spazi per resti mortali o ceneri. A Santa Regina sono presenti venti posti liberi per inumazione e quattordici in scadenza, con un solo posto per resti mortali o ceneri. Il cimitero di Terrensano conta tredici posti disponibili e quattro in scadenza per inumazione, con sei posti per resti mortali o ceneri. Il cimitero delle Tolfe non ha attualmente posti liberi né per inumazione né per resti mortali o ceneri. A Val di Pugna sono disponibili otto posti per inumazione, mentre sedici sono previsti in scadenza, ma non vi sono posti per resti mortali o ceneri. Nel cimitero delle Valli risultano otto posti in scadenza per inumazione, mentre non vi sono spazi per resti mortali o ceneri. Il cimitero di Vico d’Arbia dispone di dieci posti liberi per inumazione e quindici in scadenza, con dodici posti per resti mortali o ceneri. All’Osservanza vi è attualmente un posto libero per inumazione e sei in scadenza, mentre non vi sono spazi per resti mortali o ceneri. Il cimitero di Volte Alte conta nove posti liberi e tre in scadenza per inumazione, senza disponibilità per resti mortali o ceneri. A Vignano sono presenti cinque posti liberi e tre in scadenza per inumazione, ma non vi sono spazi per resti mortali o ceneri. Infine, il cimitero di Marciano dispone di tre posti per inumazione e sette in scadenza, senza disponibilità per resti mortali o ceneri”.
Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato “soddisfatto, perché la risposta ha colto lo spirito dell’interrogazione, cioè quello di provare a condividere la necessità di una migliore comunicazione di questi dati, particolarmente sensibili per la condizione in cui si trova l’utenza quando si trova a doverli richiedere. Anche per un sentimento di pietas, questa è una di quelle cose che fa comunità, perché le sepolture sono un servizio molto delicato del Comune. La seconda considerazione invece è quella relativa ai dati che ha fornito l’assessore: l’impressione è che non ci siano molti spazi disponibili per le inumazioni nei cimiteri comunali, e quindi è lecito interrogarsi sul rapporto tra spazio disponibile e modalità di sepoltura. Anche questo è un tema che deve essere affrontato dall’amministrazione: quello che conta è che sia compreso il rapporto fra le necessità nei confronti della comunità, la pietas a cui prima ho accennato, e il consumo del territorio”.