“E’ stata la prima regnante dei tempi moderni a bere Brunello di Montalcino. Nel 1969, quando l’allora Presidente della Repubblica Italiana, Giuseppe Saragat, per una cena in compagnia della regina all’Ambasciata italiana di Londra scelse un Brunello Riserva Biondi Santi 1955 e fu una svolta storica, perchè fino ad allora c’era un monopolio assoluto dei vini francesi”.
Parla così Stefano Cinelli Colombini, autore del libro “Brunello, ritratti a memoria”, raccontando la passione della Regina Elisabetta per il Brunello di Montalcino.
“Tra l’altro – prosegue – fu un ‘ricorso storico’, perchè un antenato della Regina, Guglielmo III, dal 1688 quando divenne re d’Inghilterra, al 1712, usava il Brunello come suo vino di corte. Lo aveva scoperto durante un suo viaggio lungo la Francigena, diretto a Roma a rendere omaggio al Papa. Abbiamo un lungo carteggio tra l’ambasciata inglese a Firenze e la corte del Re sulla spedizione del Brunello che avveniva ogni anno. Anzi, ci sono anche due lettere piuttosto risentite di Re Guglielmo, che era arrabbiato perchè per un evento particolare non aveva ricevuto il vino in tempo. Cè un rapporto molto lungo tra i reali inglesi ed il Brunello”.
Una passione quella per il vino che accomuna i membri della famiglia reale. Il Principe Carlo, oggi Re, è un grande amante della Toscana e rimase particolarmente affascinato durante la sua visita a Montalcino.
“Carlo d’Inghilterra è stato due volte a Montalcino, si è fermato diverso tempo, ha girato un po’ la campagna, ha fatto diversi acquarelli – conferma Stefano Cinelli Colombini – gli è piaciuto moltissimo questo territorio. Lui ama molto la Val d’Orcia e speriamo che torni ora da Re”.