Una serata dedicata al cinema con la proiezione a Siena, al cinema Alessandro VII, del film “Mi fanno male i capelli” di Roberta Torre. Un film che parla della perdita di memoria della protagonista Monica e che ritrova una nuova identità attraverso gli abiti, i film, le interpretazioni di Monica Vitti. Una storia che però racconta anche altro, non solo la perdita della memoria della protagonista ma anche l’amore sconfinato di un uomo che sta al gioco e sceglie di rimanerle accanto.
“Il film prende spunto da un’idea su cui lavoravo da tempo, legata alla memoria – evidenzia la regista Roberta Torre – è la storia di una donna che perde la memoria ma la riacquista attraverso i personaggi dei film di Monica Vitti, è una favola che riflette sulla memoria, sulla perdita della memoria, e sul cinema italiano che amiamo, abbiamo amato e di cui siamo figli”. “La bellezza del film è la parte che si intreccia col passato, la memoria del tempo passato, dimenticando ciò che è l’attuale” aggiunge il direttore della fotografia Stefano Salemme.
Un lavoro scrupoloso per quanto riguarda la parte anche scenica dei costumi, alla base infatti c’è stato uno studio meticoloso sugli abiti che proprio Monica Vitti portava in scena nelle sue indimenticabili interpretazioni. “Conoscevo bene Monica Vitti – racconta il costumista Massimo Cantini Parrini – ma entrare a fondo nel guardaroba dei suoi film e studiarlo è stato bellissimo, ed è stato al tempo stesso difficile far finta che fossero veri i vestiti perché il personaggio li ritrova negli armadi dimenticati di famiglia”.
A fare da cornice al ritrovo tra gli ideatori e creatori del film e Maria Pia Corbelli, presidente di Terre di Siena Film Festival, è stato il Ristorante Mugolone, che tra cucina, opere pittoriche, cultura e film si conferma un punto di riferimento per l’arte di tutti i generi. “Puntiamo a creare un bel progetto – spiega Giulia Causarano del ristorante Mugolone – con le opere di Carlo Pizzichini e Maria Pia (Corbelli ndr.) che ogni volta ha degli ospiti ha piacere di portarli da noi, e per noi è un onore averla qui da noi”.