Pesante risposta a Scaramelli da parte di cinque consiglieri che si schierano con Mancuso
La risposta alla richiesta di Stefano Scaramelli di dimissioni da parte del vice sindaco Fulvio Mancuso, non si è fatta attendere, e cinque consiglieri comunali (Di Renzone, Zacchei, Cappelli, Maestrini e D’Onofrio) si sono schierati a sua difesa con un lungo comunicato.
“Passano gli anni, cambiano i governi ma il modo di fare padronale resta sempre quello. Stefano Scaramelli dimostra ogni giorno la vera natura degli “ultrarenziani”: sempre pronti a dire agli altri quello che devono fare, meno attenti a seguire gli affari istituzionali loro affidati. Così la richiesta di dimissioni al vicesindaco Fulvio Mancuso, dopo la sua uscita dal PD, suona come l’ennesimo diktat al sindaco Bruno Valentini. Sono metodi che appartengono al passato, messaggi in codice affidati ai giornali invece che discussi con i diretti interessati, conditi da una presunta etica politica pseudo-nuovista.
Come se Scaramelli, dirigente di partito da oltre un decennio, che mai ha fatto sentire negli anni passati la sua voce contro gli errori di un’intera classe dirigente, fosse piovuto da Marte due giorni fa.
Dimenticando, tra l’altro, che lui stesso si è messo in casa parti importanti di quel “Sistema Siena” che a parole condanna, e tutta la corrente ceccuzziana, nuovo cavallo di Troia renziano per prendere i voti degli ex bersaniani.
Non è la prima volta che Scaramelli, che conosce poco o nulla la città, è autore di attacchi scomposti che nulla hanno prodotto, nemmeno sotto il profilo della costruzione di una classe dirigente adeguata alle sfide del presente: conosce talmente poco la città da non considerare nemmeno che Mancuso, il cui operato e le cui scelte politiche noi condividiamo, è espressione del nostro progetto. Un progetto collettivo nato nel 2013 e oggi rappresentato da cinque consiglieri comunali, senza il quale il Pd e il centrosinistra non avrebbero governato e non governerebbero la città che, con la sua attuale amministrazione, è impegnata a risollevare le proprie sorti, ereditate da un passato colmo di errori.
Al vicesindaco Mancuso va tutto il nostro sostegno: la qualità dell’attività amministrativa che sta svolgendo è sotto gli occhi di tutta la città.
La logica delle contrapposizioni genera solo nuove contrapposizioni e non è certo di questo che Siena ha bisogno. Siena ha bisogno di risposte, tante, anche nel settore della Sanità affidato dal consiglio regionale toscano proprio al Consigliere Stefano Scaramelli con la carica di presidente dell’apposita commissione. Questo, da cittadini senesi, possiamo chiedere a Scaramelli nell’interesse della comunità che è chiamato a rappresentare: risolva il problema dell’emorragia di primari dalle Scotte, dipani la matassa del 118, accorci le liste di attesa e faccia in modo che sia riequilibrato il divario di risorse destinate alle Scotte di Siena rispetto alle analoghe strutture di Pisa e Firenze. Un rappresentante delle istituzioni ha il dovere di dare l’esempio con i fatti, difendendo gli interessi della comunità che lo ha eletto, non certo quello di disperdere critiche strumentali al vento”.