Classifica Censis: Università di Siena prima in Italia tra gli atenei medi, scalzata Trento

L'Ateneo senese guida la classifica e scalza dal primo posto Trento: la graduatoria si basa sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità

Di Redazione | 11 Luglio 2022 alle 12:00

Classifica Censis: Università di Siena prima in Italia tra gli atenei medi, scalzata Trento

L’Università di Siena sale al primo posto della classifica 2022/2023 degli atenei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti) secondo la tradizionale graduatoria Censis. L’Università di Siena, con il punteggio di 96,7 scalza dal trono l’Università di Trento, che fino all’anno scorso era prima ma con 94,8 scende adesso in terza posizione (a causa soprattutto della perdita di 10 punti nell’indicatore relativo all’occupabilità), preceduta dall’Università di Sassari (96,0), che guadagna una posizione (grazie soprattutto all’incremento di 15 punti nell’indicatore relativo a borse e altri servizi in favore degli studenti).

La classifica Censis è basata su un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità.

Quasi tutti i parametri si rafforzano con una salita dei punteggi. Quello dei “Servizi”, 98, prende in considerazione il numero dei pasti erogati, il numero di posti e contributi alloggio sul numero di iscritti residenti fuori regione. Il valore “Borse”, 92, esamina i contributi spesa per interventi a favore degli studenti e le borse di studio, premi di laurea e di studio con finanziamento da parte di privati; mentre il dato “Occupabilità”, 90, tiene conto del tasso di occupazione dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo. Il punteggio “Comunicazione e servizi digitali”, 96, riguarda l’analisi delle caratteristiche e delle funzionalità del sito web, dei profili social ufficiali e dall’efficienza di risposta restituita da questi canali. Tutti questi parametri sono in crescita.

Si conferma l’eccellenza del punteggio “Internazionalizzazione”, 98, che tiene conto degli iscritti stranieri e degli studenti che hanno trascorso un periodo all’estero per studio o tirocinio, degli studenti stranieri che hanno trascorso un periodo di studio presso l’ateneo e la spesa  per la mobilità internazionale; viene inoltre considerata l’offerta dei corsi in lingua inglese – sono ben 18 quelli offerti dall’Università di Siena – e i corsi di studio a titolo congiunto (double degree),  sono 11 quelli promossi dall’ateneo senese con istituzioni straniere.

Molto alto il punteggio “Strutture” che tiene conto dei posti in aula, nelle biblioteche e nei laboratori scientifici.

“Non possiamo non essere soddisfatti di questo risultato – ha detto il Rettore Francesco Frati – la cui importanza non risiede tanto nel primo posto tra i medi atenei, e nel secondo posto complessivo, ma piuttosto dal fatto che da oltre 10 anni l’Università di Siena si trova sempre in prossimità dei vertici di questa classifica. Significa che il set di indicatori usati dal Censis, e prevalentemente legati ai servizi offerti alle studentesse e agli studenti, e alla comunità interna, valorizzano l’impegno di tutte le componenti dell’Ateneo, dipartimenti e uffici, che con passione e determinazione si adoperano per mantenere inalterata l’attrattività dell’Università di Siena. Accanto ai servizi offerti dal DSU e all’impareggiabile qualità della “vita studentesca” in città, è il lavoro di tante colleghe e tanti colleghi che fa la differenza, mantenendo standard qualitativi di assoluto rilievo nazionale. Del resto, continuare ad essere attrattivi nei confronti di studentesse e studenti di tutta Italia e del mondo è, e continua ad essere, uno dei nostri obiettivi strategici”.

All’Università di Siena sono oltre il 10 per cento gli studenti stranieri iscritti ai corsi di studio e la popolazione studentesca è formata per il 50 per cento da studenti provenienti da fuori della regione Toscana, a significare l’attrattività di Siena come città campus.

Anche quest’anno, stabile in quarta posizione c’è l’Università di Trieste, che totalizzando 94,5 punti precede l’Università di Udine (quinta con 94,0 punti), che perde due posizioni rispetto alla precedente classifica. Scende di una posizione l’Università Politecnica delle Marche (91,2), attestandosi in sesta posizione, seguita dall’Università di Brescia (88,5), che si mantiene stabile al settimo posto. L’Università del Salento (87,0) scende dalla sesta all’ottava posizione, seguita dall’Università di Urbino Carlo Bo (84,8), stabile in nona. Guadagna una posizione l’Università dell’Insubria (83,3), decima in graduatoria. Ne perde una l’Università di Foggia (undicesima con 82,3 punti) e quattro l’Università del Piemonte Orientale (dodicesima con 82,0). Chiude il ranking, in ultima posizione, l’Università di Napoli Parthenope, preceduta in penultima e terzultima posizione dall’Università di Napoli l’Orientale e dall’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro.

 

 

 



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