Martedì, 30 luglio, ore 21,15, nel chiostro di Abbadia Isola: “Storie di ossa. Cold case del Medioevo“. “Gli assassini mentono, le ossa accusano”.
Stefano Ricci antropologo fisico e illustratore scientifico del DSFTA dell’Università di Siena svelerà le dinamiche omicidiare di alcuni cold case medievali.
Accurate e complesse analisi delle ossa umane, elaborazioni grafiche e ricostruzioni balistiche virtuali permetteranno di ricostruire gli ultimi momenti di vita di alcuni individui medievali.
La serata sarà introdotta dalla proiezione del cortometraggio del regista Gabriele Clementi, selezionato in diversi festival del cinema archeologico in Italia, Spagna, Regno Unito e diversi stati negli USA.
I diversi cold case saranno intervallati dal contrabbasso di di Jacopo Crezzini, musicista e archeozoologo.
L’ingresso è gratuito ma si richiede la prenotazione. Info e prenotazioni: 0577 304834; [email protected]
Stefano Ricci, antropologo e istrionico protagonista in molte edizioni di Bright – La notte dei ricercatori, è uno straordinario ricostruttore che dirige il Laboratorio di Antropologia presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena.
Si definisce “una via di mezzo tra uno scienziato e un artista”: al MaM ha restituito i volti dell’etrusco Uomo del Chiostraccio e della signora sepolta agli inizi del XIV secolo nel chiostro dell’abbazia di Abbadia a Isola.
Una sua ricostruzione dei primi Sapiens europei, nel 2016, è stata scelta per la copertina della prestigiosa rivista scientifica “Nature Journal”; un’altra per la copertina del libro sui “Neanderthal” uscito per i tipi della casa editrice olandese Elsevier nel 2023. Una sua foto ha vinto la selezione internazionale nella “General Category” del Wiki Science Competition 2019, concorso mondiale di fotografia scientifica organizzato e promosso dalla piattaforma WIKIMEDIA in tutto il mondo. Ha partecipato a numerosi allestimenti museali italiani ed è collaboratore, in qualità di illustratore scientifico, delle Riviste “Airone”, “Newton”, “Archeologia Viva”.