Doveva essere il Consiglio comunale della votazione per l’atto di indirizzo a Colle Val d’Elsa Capitale della Cultura Italiana 2028. In realtà non è andata così, la decisione è stata rinviata alla prossima assemblea pubblica cittadina di metà ottobre.
Il gruppo di minoranza di centrosinistra ha avanzato alcune ulteriori proposte, soprattutto quella di agire non come Colle Val d’Elsa, ma allargando il raggio di area al territorio valdelsano. Sta di fatto che il sindaco Piero Pii ha deciso di rimandare la decisione. Così l’atto passerà dalla commissione per eventuali integrazioni da parte dell’opposizione. Sembra che comunque si vada verso il voto favorevole all’unanimità. A quanto pare per l’edizione 2028 stanno avanzando la propria candidatura Tivoli, Moncalieri e Crotone.
Mentre poche ore fa il Ministero della Cultura Italiana ha elencato le candidate per il 2027, sono tante le città non capoluogo di provincia, ad esempio Acerra, Aiello Calabro, Alberobello, Gallipoli, Pompei, Santa Maria Capua Vetere ed altre. Anzi i capoluoghi di provincia risultano in minoranza e sono Brindisi, La Spezia, Pordenone, Reggio Calabria e Savona. Comunque sembra che Colle possa sicuramente dire la sua, e dall’amministrazione comunale trapela che verrà creato un team di direzione artistica di alto profilo.