Colle di Val d'Elsa, inaugurato pannello artistico dedicato a un libro di Luigi Garlando

Iniziativa delle scuole medie del Comprensivo 1 Salvetti. Il libro, "Per questo mi chiamo Giovanni", riprende i temi della legalità, della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata dell' importanza della scuola come centro di formazione

Di Redazione | 6 Giugno 2024 alle 12:00

Colle di Val d'Elsa, inaugurato pannello artistico dedicato a un libro di Luigi Garlando

Alle scuole medie di Colle Alta è stato inaugurato un pannello artistico dedicato al libro “Per questo mi chiamo Giovanni” dello scrittore Luigi Garlando. Il libro riprende i temi della legalità, della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata dell’ importanza della scuola come centro di formazione e di sviluppo di una coscienza civica. Hanno partecipato la dirigente scolastico Danila De Angelis, gli insegnanti e gli studenti delle scuole medie. Inoltre è andata in scena una performance sul tema da parte dell’attore Giovanni Guidelli, il quale ha recitato una lettera di Borsellino indirizzata a Falcone. Erano presenti anche Piero Pii, candidato del polo civico, e Claudio Toticchi, candidato di Colle Insorge (estrema sinistra).

L’evento performativo organizzato dal Comprensivo 1 Salvetti nasce da un progetto inizialmente proposto dall’ufficio regionale scolastico per fare rete con gli altri istituti è poi stato seguito e fortemente voluto dall’istituto proprio per il tema riguardante l’educazione civica attraverso l’approfondimento del libro su Giovanni Falcone: “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando. C’è bisogno di incoraggiare alla legalità, al rispetto reciproco, all’attenzione per l’ambiente sotto tutti gli aspetti.

“Con il team del dipartimento espressivo artistico, arte e musica abbiamo programmato 8 rientri pomeridiani di poche ore, per realizzare il coro ispirato al libro elaborati artistici” ha detto l’insegnante Maria Chiara Viviani, che è stata dietro al progetto. Poi continua: “Attraverso la cultura e quindi l’arte si possono trasmettere i valori di pace, amicizia, fratellanza, rispetto che tanto ci piacciono in teoria ma che sono poi in pratica sono quelli più difficili da sostenere. Valorizzare il lavoro dei nostri studenti per me è un dovere nei loro confronti, nei confronti delle loro famiglie e della comunità tutta”.



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