Colle val d'Elsa, alla Galleria Sensi Arte la mostra "di Terra e di Cielo" di Laura Serafini

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20

Di Redazione | 24 Novembre 2021 alle 10:23

Colle val d'Elsa, alla Galleria Sensi Arte la mostra "di Terra e di Cielo" di Laura Serafini

Dal 27 novembre 2021 al 20 gennaio 2022 la Galleria Sensi Arte di via Oberdan 4, a Colle di Val d’Elsa, ospita la mostra personale di pittura “di Terra e di Cielo” di Laura Serafini.

Sabato 27 novembre, alle ore 18, il vernissage alla presenza dell’artista (è gradita la prenotazione). La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, nel rispetto delle attuali norme anti-Covid.

LA MOSTRA
Nella nuova mostra personale di Laura Serafini corpi e volti emergono dalle linee predefinite di antiche mappe e con esse si confondono creando un’aurea di mistero.
La pittrice aretina sa farci muovere su una lieve e sottile linea, un filo che ci accompagna e ci incoraggia a percorrere sentieri nel labirinto delle emozioni: le mani, i dorsi, gli arti e i volti in espressioni meditative e sospese, si distaccano e si manifestano in uno spazio che si svela, solo, osservandolo lentamente. Colori tenui, tratti precisi, sfumature all’acquerello su basi color avorio: poche sapienti cromie svelano un non detto. Le trame superficiali del terreno diventano lo specchio dei pensieri.
Il senso dell’infinito è nei suoi disegni inteso come un grande ammasso siderale che si dipana nel tempo dell’immensità, un tempo che ci viene descritto attraverso porzioni di carte geografiche e mappe stellari in una dimensione fortemente femminile. Una consapevole appartenenza alle radici, al territorio, e una onesta libertà di andare verso il desiderio, il sogno, l’ignoto.

“Dedichiamo questa mostra personale a una nuova artista “residente” nella nostra galleria, che ci ha attratto per il suo senso di indefinito e per la sua sensibilità, quasi maniacale, ai dettagli – dicono Francesca Maria ed Emanuela Sensi. – Un’artista che ci porta a spasso nell’intimità della riflessione, passando dal contatto del corpo attraverso le mappe terrestri, per ricongiungerci con gli abissi celesti del cosmo”.



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