Il bilancio di previsione, che è stato approvato nei giorni scorsi, riscuote quattro voti contrari dall’opposizione di centrosinistra in consiglio comunale a Colle Val d’Elsa. I rappresentanti dei gruppi Pd (con il capogruppo Riccardo Vannetti e i consiglieri Francesco Cavalieri e Enrico Galardi) e Colle per Vannetti Sindaco (con il capogruppo Domenico Ponticelli) avevano già fatto lo stesso con il Dup, bocciando il Documento unico di programmazione con gli interventi in programma fino al 2027. Ora, come logica conseguenza, il no si allarga anche allo strumento finanziario con cui gli interventi dovrebbero essere finanziati.
“È un Bilancio che non ci convince – ha detto Riccardo Vannetti in aula – ci aspettavamo qualcosa di più concreto, mentre in effetti molte promesse non si rispecchiano nei numeri”.
La discussione ha offerto anche la possibilità di puntualizzare quale sia il reale percorso di un’opera importante come quella che prevede il rifacimento dei vecchi bagni pubblici adiacenti piazza Arnolfo di Cambio. “Io non sono qui per difendere la passata amministrazione – sono state le parole di Vannetti – ma il milione di euro per la Stazione di Posta e i nuovi Bagni Pubblici di piazza Arnolfo sono fondi del Pnrr reperiti dalla giunta precedente”.
Un chiarimento corretto, ma reso ancor più necessario dall’abitudine di alcuni esponenti della maggioranza a rimandare ai precedenti amministratori di centrosinistra una serie di colpe e mancanze. Come si può constatare anche in questo caso, che non è certo l’unico, più che le parole alla fine valgono i fatti.
“Reperire risorse straordinarie – ha terminato Vannetti – è dunque l’obiettivo di questa amministrazione. Il mio augurio è che vengano reperiti più fondi possibili, ma il mio voto è assolutamente contrario”.
Anche Ponticelli si associa a quanto dichiarato da Vannetti.
Enrico Galardi punta l’attenzione sulla partecipazione, “una parola alla quale questa giunta presta molta attenzione”. “Peccato che non l’abbia fatto – continua Galardi – per stilare questo bilancio che, a differenza di quanto avvenne nel 2019 con la precedente amministrazione, è stato redatto nel chiuso degli uffici. Il sindaco Donati e la sua giunta, ricordiamo, costruirono un bilancio partecipato incontrando le cittadine e i cittadini nelle frazioni e nei quartieri. Stavolta tutto questo è venuto meno, nonostante la parola partecipazione venga ripetuta tanto spesso”.
Scorrendo i diversi punti Galardi si sofferma sul progetto del Parco dell’Elsa, sul quale l’amministrazione ha più volte dichiarato di puntare tantissimo.
“Vedo che sono stanziati 42mila euro, ma per fare cosa? Non è specificato niente di più”.
“Sono tuttavia più preoccupato riguardo alla parte corrente del bilancio – aggiunge Galardi – che risente degli aumenti dei costi del personale e dei tagli fatti dal governo con l’attuale legge di bilancio. Saranno risorse da trovare con variazioni di bilancio. Ma tra l’inflazione presente e gli altri elementi enunciati, ammetto che qualche paura per la gestione del Comune da qui al prossimo anno è giustificata. Ribadisco che la valutazione complessiva del bilancio presentato è negativa: è un bilancio dalle risorse limitate e senza scelte politiche. L’incapacità di fare scelte politiche è sinonimo di incapacità di governare. Non ci si può sempre giustificare in base alla scarsità delle risorse”.
“In concreto le risorse subiranno un deficit di entrate tributarie di 100 mila euro e, a occhio, di 200mila euro da enti superiori – sono i conti fatti da Vannetti -. Andrei inoltre a rivedere le somme riportate alla pagina 29 del Dup perché non tornano. Già alla fine di quest’anno ci saranno 500mila euro in meno da spendere e il problema è che non sono a disposizione a partire dal secondo semestre. Considerato che alcune spese non sono comprimibili, come quelle del personale ad esempio, dove abbiamo l’inserimento di un dirigente, mi chiedo quindi che cosa possiamo andare a comprimere. Non lo nascondo, da cittadino ancor più che da consigliere, vedo la seconda parte del 2025 veramente preoccupante”.