Colle Val d'Elsa, Vannetti: "Gli attacchi omofobi danneggiano l’intera comunità"

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Riccardo Vannetti scrive una lettera aperta alle colligiane e ai colligiani: "Continuerò a denunciare e a combattere"

Di Redazione | 11 Gennaio 2025 alle 18:00

Colle Val d'Elsa, Vannetti: "Gli attacchi omofobi danneggiano l’intera comunità"

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale di Colle Val d’Elsa Riccardo Vannetti scrive una lettera aperta alle colligiane e ai colligiani, dopo gli attacchi omofobi di cui è stato oggetto nei giorni scorsi, per chiudere la vicenda che lo ha colpito in prima persona. La pubblichiamo di seguito.

“Care Colligiane, cari Colligiani,

Qualche giorno fa, sui social media, è andato in scena l’ennesimo attacco omofobo alla mia persona. Come già in altre occasioni, l’attacco non è stato esplicito e diretto, ma si è manifestato sotto forma di battutine, allusioni, beceri doppi sensi e istigazioni alla denigrazione. È stato un atteggiamento che rappresenta un esempio da manuale, oltre che di omofobia, anche di bullismo e di mascolinità tossica.

Se ho sentito il dovere di denunciare l’accaduto insieme ai partiti e ai movimenti politici che ho l’onore di rappresentare all’interno del Consiglio comunale è perché, in questo caso, a essere offesa e umiliata non è solo la mia persona ma tutta la nostra comunità. Ogni volta, infatti, che viene insultata, derisa o discriminata una persona per il suo orientamento sessuale o affettivo, per il colore della sua pelle o per la religione che professa, viene intaccato il tessuto stesso della nostra comunità.

Il linguaggio cameratesco e l’immaginario retrogrado che emergono da questi anfratti della rete non possono essere ricondotti alla semplice goliardia, per quanto di cattivo gusto. Si tratta invece di un sistema di valori che alimenta l’odio e la discriminazione, e impone alle persone una gabbia soffocante di ruoli e aspettative, privandole della libertà di essere pienamente se stesse.

Inoltre, ciò che ho subito non nasce dal nulla. È figlio di un clima sociale e politico che, troppo spesso, ha tollerato o minimizzato quest’odio, quando non lo ha alimentato apertamente con parole divisive, silenzi interessati o battaglie puramente ideologiche che nulla hanno a che fare con il bene e gli interessi comuni. Per comprendere ciò sarebbe sufficiente ripercorrere a ritroso quelle pagine e ciò che hanno pubblicato, o consentito di pubblicare, negli ultimi diciotto mesi.

Come uomo, prima ancora che come esponente politico, io non mi lascio certo intimidire. Continuerò a battermi per una comunità dove chiunque possa vivere senza paura, dove le istituzioni siano uno strumento di inclusione e non una cassa di risonanza per divisioni e pregiudizi.

A voi, Colligiane e Colligiani, chiedo di riflettere, confrontarvi, prendere posizione nel vostro vivere quotidiano. La nostra città ha una lunga tradizione di accoglienza e apertura, e sono convinto che la maggior parte di voi condivida con me l’idea di una società coesa e inclusiva, dove ogni individuo possa vivere senza paura di essere giudicato o aggredito per ciò che è.

Ripartiamo dall’educazione, dal dialogo, dall’esempio. Possiamo essere la generazione che dice basta all’odio e alle discriminazioni. Insieme possiamo far sì che la nostra comunità si sviluppi in maniera sana, celebrando l’unicità e respingendo fermamente ogni forma di violenza, fisica e verbale”.



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