Un’altra pedina sembra andare a dama sullo scacchiere delle elezioni amministrative in provincia di Siena. Per l’esattezza è la pedina del centrodestra sullo scacchiere di Colle Val d’Elsa.
Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno scelto di appoggiare il candidato sindaco civico Piero Pii. Galeotto fu l’incontro tra l’ex sindaco di Casole d’Elsa e il deputato di Fratelli d’Italia poggibonsese Francesco Michelotti che avrebbe garantito il sostegno delle tre forze di Governo in cambio della garanzia di un assessorato e della carica di vicesindaco. Ad una condizione però: che in vista delle urne possa essere costruita una lista con i simboli dei tre partiti, o un nome che li evochi, a sostegno di Piero Pii. Un’operazione che ricorda in tutto e per tutto quella del 2018 a Siena con il candidato civico Luigi De Mossi sostenuto dai 3 partiti di centrodestra. Un’operazione vincente nel verdetto delle urne ma verificatasi poi complessa nei cinque anni di governo fino ad un epilogo con lancio di stracci.
Pii sarebbe ben lieto di accogliere il pacchetto di voti di Fdi, Forza Italia e Lega alla luce anche della probabile onda lunga indotta dalle elezioni europee. Ma non senza riserve. Non senza nodi da sciogliere. Il primo è legato alle liste civiche “Su per Colle” e “Colle Sarà” che già lo sostengono e che hanno una chiara estrazione di centrosinistra. Ma il boccone difficile da ingerire sarebbe anche per i partiti già usciti allo scoperto in appoggio a Pii: Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva.
L’ex sindaco di Casole d’Elsa ed ex rampollo del Pci, presentatosi come civico, potrebbe dunque essere tra i candidati con il sostegno partitico tra i più alti d’Italia, con un ventaglio che va da Fratelli d’Italia ai Cinque Stelle. Risuonano oggi le parole che disse a settembre presentandosi all’elettorato: “Mi candido per un progetto civico, certamente senza chiudere la porta ai partiti – affermò Pii – voglio, però, sottolineare la natura civica del progetto, confermando l’assenza di qualsiasi simbolo di partito nella futura coalizione”.
Proprio questo aspetto sta inducendo Pii a più di qualche riflessione di opportunità e avrebbe chiesto del tempo per rifletterci su. Garantendo a Michelotti di sciogliere le riserve al massimo entro metà della prossima settimana, quel tempo anche necessario a comprendere se e come tenere coesa una coalizione dai mille colori.
Intanto Fratelli d’Italia ha pronto il piano b, un iscritto del partito di Giorgia Meloni che ha già in tasca anche il bene placito di Lega e Forza Italia.