Come salvaguardare le acque di Colle Val d'Elsa, il progetto di Cecilia Punzo

La studentessa colligiana del politecnico di Milano ha presentato il progetto alla Biennale di Venezia

Di Redazione | 29 Dicembre 2023 alle 21:00

Come salvaguardare le acque di Colle Val d'Elsa, il progetto di Cecilia Punzo

La colligiana Cecilia Punzo, studentessa del politecnico di Milano (ultimo anno del corso di Urban Plannig and Policy Design), ha presentato alla Biennale di Venezia, un progetto relativo alle acque del territorio. Argomento, quello delle acque colligiane, già caldo all’interno della campagna elettorale. E’ stata lei stessa ad illustrare il suo progetto ai nostri microfoni.

“L’acqua è stata importante per la crescita di Colle, ha permesso la nascita delle cartiere e un conseguente sviluppo sociale ed economico dell’intera Val d’Elsa. Purtroppo ad oggi i cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova l’esistenza di questa risorsa e la stabilità del nostro territorio tra mesi di grande siccità e momenti in cui si verificano bombe d’acqua. Il mio progetto “Reborn from water” ha voluto portare alla Biennale di Venezia con ClimateWunderkammerun racconto degli effetti dei cambiamenti climatici nell’area de Le Vene ma anche tre soluzioni basate su resilienza, sostenibilità e co-partecipazione.

La prima soluzione “L’origine de Le Vene” affronta le criticità del corso d’acqua nella parte sommitale del botro degli Strulli, ovvero un abbassamento del livello dell’acqua e una perdita di limpidità. Per questo si prevede di riallocare piante atte alla fitodepurazione lungo le sponde per mantenere l’habitat umido e prevenire il prosciugamento dell’alveo. Ma viene pensato anche di sensibilizzare cittadini e enti (pubblici e privati) sull’instabilità del territorio attraverso co-piantumazione, co-progettazione, co-monitoraggio. Proprio come sta già facendo in parte il comitato civico elsa viva. E’ fondamentale avere sul territorio associazioni del genere.

 

La seconda soluzione “Il motore de Le Vene” risponde agli eventi atmosferici pericolosi, come le bombe d’acqua attraverso raccoglitori di acqua piovana posizionati vicino all’alveo in modo da ridurre nei momenti di piena la portata d’acqua, evitando inondazioni delle zone circostanti, e permettendo un riutilizzo della risorsa.

 

La terza soluzione “l’hub di innovazioni de Le Vene” è pensato per essere un edificio di memoria e sostenibilità. L’acqua, infatti, ri-diventa la fonte energetica dell’intero complesso edilizio rigenerato della ex-cartiera, cartiera sostituita da un “Museo della Cartiera” e dall’hub di ricerca e sensibilizzazione sui temi del cambiamento climatico.

 

Questo progetto vuole trovare soluzioni nella speranza che la bellezza e l’integrità de Le Vene possano durare nel tempo. Ma alla stesso vuole preservare l’importanza che ha avuto e che ha l’acqua nel territorio della Val d’Elsa.



Articoli correlati