Il Comitato Siena 2 interviene sulla situazione della “Scuola Colleverde”, la primaria ospitata presso la Basilica dell’Osservanza, per la quale l’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie è stata annunciata da parte del Comune di Siena la chiusura, con il trasferimento delle sette classi, oltre 100 bambini. E torna a ribadire che rinunciare al progetto della nuova scuola a San Miniato è stato un grave errore dell’amministrazione comunale
“Per Natale 2024, l’amministrazione comunale, sotto l’albero ha messo il comunicato con il quale ci ha informato che dall’anno scolastico 2025/26, alcune scuole di Siena verranno accorpate – si legge nella nota stampa -, altre cambieranno il Comprensivo di riferimento e che la Scuola Elementare dell’Osservanza “Scuola Colleverde”, oltre al Comprensivo, cambierà anche sede – già dal Gennaio 2025 – per carenze e problemi strutturali e ambientali, con un alternarsi di conferme e smentite, rinvii e incertezze sul “cosa succederà”.
Per ora siamo allo stato confusionale, dentro una navigazione a vista, anche di questa amministrazione, sul futuro dei bimbi e delle classi di Colleverde all’Osservanza. Nel mezzo va segnalata la grave carenza di comunicazione e di rapporto del Comune con le famiglie degli alunni, che invitiamo ad essere più unite e determinate nel far valere le loro giuste ragioni. Fin qui infatti si è svolto un solo incontro con i rappresentanti e l’incertezza e la preoccupazione, giustamente, dilaga tra i genitori che vengono informati solo a mezzo stampa. Dalla decisione della chiusura fino ad oggi l’Amministrazione infatti non ha ancora saputo indicare un percorso, una soluzione né temporanea, né definitiva delle classi oggetto del trasloco.
E’ chiaro da alcuni decenni che i locali presso la Basilica dell’Osservanza non sono adatti per essere una scuola! Tant’è che i problemi emersi nei locali della Basilica sono emersi ciclicamente da molto, molto tempo senza vere soluzioni. Proprio per questo era stato predisposto il progetto preliminare per la Nuova scuola primaria a San Miniato, con caratteristiche innovative ed ecosostenibili. Progetto che ottenne subito un primo stanziamento di 1 milione e mezzo di euro dalla Regione Toscana (e poi con molte altre occasioni di finanziamento dell’opera) che con lo stralcio colpevolmente operato della Giunta De Mossi, è stato perso!!!Si disse allora che non si intendeva spendere per la scuola di fronte al calo delle nascite. Nel frattempo l’Amministrazione ha dato il via alla costosa ricostruzione della Scuola Primaria in Fortezza quando a cinquecento metri di strada ve n’è un’altra molto capiente che, ci viene riferito,ha spazi utilizzabili. Una contraddizione evidente!
Come “Comitato Siena 2 cittadini attivi e associazioni per i beni comuni ODV” sosteniamo la necessità di dotare questa parte della città di Siena, ovvero i quartieri ex Circoscrizione 2 che conta oltre 10mila abitanti, di una nuova scuola primaria e lo sosteniamo da oltre un decennio. Per questo abbiamo severamente criticato la scelta della precedente Giunta, di stralciare la previsione di costruzione della Nuova Scuola Primaria il cui progetto preliminare fu predisposto 2018.
Se tale previsione fosse stata mantenuta e realizzata, a quest’ora il problema sarebbe già stato risolto.
Tra l’altro vi è anche il tema del deficit di politiche per l’integrazione tra bambini residenti e non residenti, segnalato da numerose famiglie che fa ridurre, insieme all’inverno demografico che attanaglia la nostra città, il numero di bimbi iscritti alle primarie di Siena. Queste famiglie infatti “denunciano da diversi anni la discriminazione a carico delle sole famiglie non residenti costrette a pagare tariffe dedicate per il servizio mensa, maggiorate e inique rispetto a quelle sostenute dai residenti.
Tutto questo ci porta a dire che una città che rinuncia alle scuole e ai bambini è una città votata al declino.
Eppure anche in recenti classifiche delle città vivibili Siena segnala una propria possibilità di futuro proprio se punta sulla città a dimensione di bimbi!
La scuola è vita e futuro. Peccato che il governo della città non lo comprenda. La nuova scuola di San Miniato, inoltre, si collocherebbe in un quartiere in crescita e con una importante e bella riqualificazione. Una scuola che si troverebbe, quindi, al centro di un sistema urbano vitale, un progetto che dà senso ad un intero mandato amministrativo: per il valore della scelta, per corrispondere ad una necessità non più rinviabile di dare spazio al futuro fondato sulle nuove generazioni, perché il quartiere e questa parte a nordest della città ne ha bisogno. Oggi lo vediamo con maggiore chiarezza. Perché avrebbe evitato il caos di fronte al quale ci stiamo trovando e si stanno trovando soprattutto le 106 famiglie degli alunni della Colleverde”.