Potenziali infiltrazioni economiche nel tessuto cittadino? La Guardia di Finanza di Siena tiene la situazione sott’occhio, come ha garantito nel corso del tavolo svoltosi oggi in Prefettura tra forze dell’ordine, istituzioni e rappresentanze dei commercianti.
Non passano inosservate infatti le aperture di alcune attività, gestite da imprenditori stranieri, che spuntano – in un contesto di assoluta contrazione generale del commercio – a fronte delle ricorrenti chiusure di botteghe e negozi in centro, stritolati dalla crisi e dai costi esorbitanti dei fondi.
“Il buon senso ci dice che alcuni impresari stranieri portano tanti soldi o qualcuno qui li rifornisce, è una questione che sicuramente le forze dell’ordine conoscono e sanno come trattare in caso di situazioni irregolari” ha detto Daniela Pracchia direttore di Confcommercio, che passa la palla all’autorità competente in materia. “Facciamo continui controlli sull’apertura delle partite iva – ha spiegato il tenente colonnello Michelangelo Tolino delle fiamme gialle senesi – poi se sfociano in attività investigative queste hanno le loro tempistiche, l’attenzione sul fenomeno c’è, in caso di specifiche segnalazioni siamo a disposizione”.
Proprio in relazione alla questione commercio, cominceranno in questi giorni i primi tavoli di discussione per arrivare alla redazione del nuovo regolamento relativo al centro storico. Nel frattempo il Comune in autotutela ha serrato le fila, stoppando l’apertura, nell’attesa di definire il piano, di nuove attività non caratterizzanti nel centro città.
“E’ stata una decisione coraggiosa, ma indispensabile – ha commento il sindaco Nicoletta Fabio – in attesa di un regolamento condiviso ed efficace, adatto ai tempi, serviva una pausa di riflessione, evitando decisioni speculative. La relazione tra Comune e commercianti è sempre viva, i tavoli serviranno per stimolare forme di collaborazione. Il problema dei fondi sfitti e dei costi degli affitti? E’ uno dei tanti temi da affrontare, non abbiamo degli strumenti infiniti e una totale libertà di azione, ci sono delle normative superiori, va comunque trovato un sistema per attenuare il problema e rimetterci in carreggiata, evitando una deriva”.