Morte di David Rossi, la Commissione parlamentare di inchiesta farà accertamenti per valutare le eventuali connessioni della vicenda con la criminalità organizzata, in particolare la ‘ndrangheta calabrese. A fare il punto a Siena Tv è Gianluca Vinci, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta bis che indaga sul controverso decesso dell’ex capo comunicazione Mps del marzo 2013. Vinci ha fatto sapere nel corso di una conferenza stampa che “sono emersi profili da segnalare alla Dda di Bologna”.
“In tutte le indagini sulla morte di Rossi si parla di collegamenti con personaggi calabresi – spiega ai nostri microfoni – è venuto anche Gratteri nella precedente commissione a riferire di intercettazioni fatte casualmente su David rossi perchè interloquiva su altri soggetti, ogni tanto la vicenda portava a dei rapporti con ambienti ‘ndranghetisti”.
Un altro giallo riguarda la cifra 4099009 digitata sul cellulare di Rossi la sera della morte, che corrisponderebbe al numero di un certificato di un deposito ordinario a tasso fisso al portatore, con scadenza 31 agosto 2013, rilasciato dalla filiale di Viadana dalla banca popolare di Puglia e Basilicata.
“Da una grossa operazione della Dda emergeva che in quella filiale Salvatore Grande Aracri, dell’omonimo clan, utilizzava un conto corrente” sottolinea Vinci. In primavera, molto probabilmente a marzo, per l’anniversario della morte di Rossi, si svolgerà l’annunciato sopralluogo della commissione a Siena. “Per rivedere i luoghi nelle stesse condizioni di quella sera, non avrebbe senso farlo in estate o a dicembre” evidenzia Vinci.