I due magistrati milanesi hanno analizzato il filone sulla banda del 5% e quello delle spregiudicate attività di finanza
È durata 4 ore la seduta della commissione di inchiesta sul sistema bancario finanziario di oggi, iniziata alle 10.30 nell’Aula al IV piano di Palazzo San Macuto a Roma, e presieduta da Pierferdinando Casini . L’attesa audizione ha visto protagonisti i sostituti procuratori di Milano Giordano Baggio e Stefano Civardi, che hanno approfondito i vari filoni riguardanti il crack Mps, fra cui quello della banda del 5% e le spregiudicate attività e operazioni di finanza messe in atto per coprire la reale situazione di bilancio, nel contesto dell’esplosione della crisi della finanza internazionale.
“Un’audizione importantissima – ha commentato l’onorevole senese Pd Susanna Cenni – ho avuto una impressione molto positiva del lavoro dei due Pm, serio, approfondito. Sono state moltissime le domande dei colleghi e sarà utile anche rileggere i verbali. Ho posto anche io un paio di domande, una per cercare di capire meglio quanto Banca Italia conoscesse dei così detti Fresh , e se, una più approfondita conoscenza avrebbe modificato il suo nulla osta all’acquisizione Antonveneta. L’altra – ha proseguito – di carattere più generale, tesa a comprendere come sia stato possibile che di fronte al concorso di numerosi soggetti non italiani, ed extraeuropea (in operazioni come Alexandria, il ruolo di Nomura ecc…) nessun osservatore dei mercati finanziari abbia rilevato anomalie”