Commissione "Vaccini", saltato l'accordo sul presidente: maggioranza in bilico

Scaramelli (IV) non partecipa al voto, Sostegni (Pd) così non passa

Di Redazione | 5 Maggio 2021 alle 18:20

Commissione "Vaccini", saltato l'accordo sul presidente: maggioranza in bilico

Se il buongiorno si vede dal mattino, per la commissione speciale sui vaccini si annunciano tempi duri. In Consiglio regionale era il giorno dell’insediamento dell’organismo votato a maggioranza il 7 aprile. L’assemblea aveva scelto di procedere con uno strumento intermedio rispetto alla commissione d’inchiesta, sperando comunque di fare luce su quanto avvenuto nella campagna di vaccinazione e dara indirizzi per il futuro. Il mese di tempo però non è servito a trovare l’accordo sul presidente. Il nome proposto era quello di Enrico Sostegni, attuale presidente della commissione Sanità, ma alla fine per un voto gli è mancata la maggioranza qualificata. Stefano Scaramelli (Italia Viva) non ha partecipato alla votazione, sostenendo di “non essere interessato alle cariche”. Con lo stop a Sostegni, che comunque era contestato in quanto già a capo della Terza commissione, si è aperto anche un caso interno alla maggioranza. Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd, ha minimizzato l’episodio, parlando di “schizofrenia della minoranza”, ma gli interrogavi sulla scelta di Scaramelli, che voleva Giani presente sempre alle sedute della commissione, restano. Adesso a mettere una pezza sarà l’Ufficio di presidenza, guidato dal presidente consiliare Antonio Mazzeo, che sceglierà il presidente: la decisione dovrebbe arrivare domani. Sarà provvisorio e servirà a dare il via ai lavori, in attesa che la commissione si riunisca per la prima volta e voti il nuovo vertice. Dell’organismo non faranno parte nè Fratelli d’Italia, nè Forza Italia, che hanno criticato i giochi politici. Lo schieramento di Giorgia Meloni aveva già votato contro in Consiglio regionale, chiedendo che venisse istituita una commissione d’inchiesta. Fu scelta un’altra strada, ma a vedere la pessima figura odierna (soprattutto per la centralità dell’argomento), la domanda nasce spontanea: sono queste le risposte che la politica vuole dare ai toscani?



Articoli correlati