Comune della Val d'Orcia, parola ai 5 sindaci

Di Redazione | 6 Novembre 2017 alle 18:37

Comune della Val d'Orcia, parola ai 5 sindaci

Comune unico della Val d’Orcia, opinioni discordi tra i sindaci

È ormai una settimana che un gruppo di cittadini, provenienti da tutta la Val d’Orcia, ha dato vita al Comitato per il Comune unico della Val d’Orcia, gruppo che vuole battersi per unire sotto un’unica amministrazione almeno 4 dei comuni della Val d’Orcia: Castiglione d’Orcia, Pienza, San Quirico d’Orcia e Radicofani, difficilmente considerabile nel gruppo Montalcino che la sua battaglia per la fusione l’ha già fatta l’anno scorso unendosi con San Giovanni d’Asso.
Una strada che secondo gli “unionisti” porterebbe ad un maggiore potere di questo splendido territorio, una maggiore visibilità turistica, una migliore gestione amministrativa e ingenti incentivi economici da parte della Regione.
Non si è fatta attendere l’opinione dei 5 sindaci dei comuni interessati: totalmente contrario ad ogni tipo di fusione è il sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti, così come quello di Radicofani, Francesco Fabbrizzi, che reputano infatti come un’unione possa creare un territorio troppo ampio e ingestibile. Anche Montalcino non sarebbe interessata visto che la propria battaglia unionista l’ha già fatta e in più non vuole perdere il nome “Montalcino” che corrisponde alla denominazione e alla zona di produzione del vino Brunello. Più possibilista il sindaco di Pienza Fabrizio Fè, affermando che la fusione non rientra nei programmi di Pienza, ma qualora ci fosse una reale e forte volontà da parte del popolo, sarebbe un’idea da prendere in considerazione. Mentre decisamente più aperta al dialogo è l’ultimo sindaco, quello di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli, che vede questo progetto interessante e che potrebbe portare ad un’unificazione del territorio e ad una rinascita del Parco della Val d’Orcia che al momento non ha portato i risultati sperati e richiesti perché con la gestione da parte di cinque sindaci risulta difficile procedere per una via unitaria.
Quindi 5 visioni differenti di ciascun sindaco, ma a decidere alla fine saranno solo e soltanto i cittadini della Val d’Orcia.

Lorenzo Agnelli

 



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