Comune di Poggibonsi, venerdì presidio della Cgil davanti all'ente

Fp Cgil: “Un contratto collettivo integrativo vergognoso, quello che è successo non può essere accettato"

Di Redazione | 14 Febbraio 2024 alle 18:00

Comune di Poggibonsi, venerdì presidio della Cgil davanti all'ente

Venerdì 16 febbraio dalle ore 9 alle 11 si svolgerà un presidio davanti al Comune di Poggibonsi organizzato dalla CGIL e dalla Funzione Pubblica CGIL per protestare contro un contratto collettivo integrativo che riguarda tutto il personale dell’Ente e che l’Amministrazione comunale ha firmato con una sola organizzazione sindacale e rappresentativa di una minoranza di dipendenti.

 

“Il Comune, stipulando un’intesa contrattuale di secondo livello con una sola sigla, oltretutto di minoranza, la CISL, non solo è riuscito ad ignorare il ruolo della RSU votata democraticamente dalle lavoratrici e dai lavoratori, – denunciano CGIL e FP CGIL – ma anche a peggiorare le condizioni economiche, il clima interno e l’attaccamento all’Istituzione della maggioranza del suo personale, chiudendo la porta ad ogni proposta di trattativa e di mediazione, mettendo in discussione la democrazia interna all’Ente ed ignorando le norme di legge sulla rappresentanza sindacale”.

 

“Per tutti questi motivi chiediamo a coloro che hanno a cuore il rispetto delle regole basilari e fondanti della vita democratica di partecipare al presidio che si terrà venerdì mattina nella piazza antistante il Comune,- proseguono le sigle – per manifestare solidarietà e vicinanza alle RSU e a tutte le lavoratrici e i lavoratori del Comune, per difendere la democrazia all’interno dei luoghi di lavoro, già duramente sotto attacco anche in altre realtà lavorative del nostro territorio, ma anche per dare un segnale alla comunità della Valdelsa che rischia di regredire culturalmente e socialmente e per ricordare a tutte/i che questa terra, con le lotte delle sue donne e dei suoi uomini, si è conquistata duramente quei diritti democratici e sociali che le hanno permesso un grande sviluppo economico e sociale ed una convivenza civile per oltre 70 anni”.



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