Lo stato di avanzamento dell’elaborazione del Piano strutturale è stata l’oggetto dell’interrogazione presentata durante la seduta del Consiglio Comunale di giovedì 16 gennaio, dai consiglieri Giulia Mazzarelli, Anna Ferretti, Alessandro Masi, Gabriella Piccinni e Luca Micheli (Partito Democratico) Ha risposto il vicesindaco e l’assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani.
“Il Piano strutturale – ha chiarito Capitani – si svilupperà per obiettivi, come le interlocuzioni con la Regione Toscana hanno già chiarito e non attraverso l’individuazione di specifiche aree. Questo permetterà di ridurre i tempi. Si sta completando la costituzione del gruppo di lavoro per la formazione del nuovo Piano strutturale, in merito a tutti i suoi aspetti, formalizzando gli incarichi per la redazione della nuova cartografia allegata al Piano stesso e per la revisione ed aggiornamento degli studi geomorfologici, idrologici ed idraulici, con specifiche indagini ed approfondimenti nelle aree interessate dal recente fenomeno alluvionale (zone di via Massetana e San Miniato). Da notare che alcune varianti di rilevanza pubblica, il Covid e proprio il recente fenomeno dell’alluvione di ottobre scorso hanno inciso sulla attuale tempistica per lo stato di avanzamento del piano”.
“Lo studio – ha detto Capitani -, comunque, dopo una fase preliminare di confronto con i funzionari competenti in materia urbanistica e paesaggistica della Regione al fine di concordare alcuni tratti procedurali del processo di formazione del nuovo strumento, è già stato avviato, con l’analisi degli obiettivi strategici contenuti nei documenti di avvio, dando, in particolare, la priorità ad aspetti come quello della mobilità, dei parcheggi (scambiatori e non) e delle aree di attracco e sosta per autobus turistici. L’adozione del Piano strutturale è prevista entro il mese di maggio o al massimo giugno, dopo di che si aprirà la finestra (sessanta giorni dalla pubblicazione sul Burt) per la presentazione delle osservazioni, alla quale seguirà la procedura delle controdeduzioni che si pensa possa completarsi con la loro approvazione in Consiglio Comunale fra settembre e ottobre”.
“Successivamente – ha specificato ancora il vicesindaco – si aprirà la Conferenza paesaggistica ex articolo 21 della disciplina del Pit/Ppr, con Regione e Soprintendenza per la conformazione del Piano al Piano paesaggistico regionale, che si pensa possa completarsi fra novembre e dicembre, dopo di che il Piano tornerà in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione dello strumento, anche alla luce delle eventuali modifiche richieste dalla Conferenza Paesaggistica. L’iter si concluderà poi con la chiusura della Conferenza paesaggistica che dovrà verificare che il Consiglio Comunale abbia recepito e approvato le eventuali modifiche proposte dalla Conferenza. Il nuovo Piano Strutturale diventerà vigente dopo trenta giorni dalla pubblicazione sul Burt e quindi presumibilmente entro febbraio 2026”.
“La Commissione assetto del territorio – ha detto ancora Capitani – sarà coinvolta per condividere all’internodella stessa il lavoro portato avanti negli ultimi mesi nell’elaborazione del nuovo piano. Sarà questa un’attività importante alla quale presto si darà inizio, ma prima si rende necessario sviluppare più approfondite indagini per avere un più chiaro e dettagliato quadro conoscitivo degli elementi e aspetti per il progetto del nuovo piano, il tutto da proporre e discutere con la commissione stessa, secondo riunioni ed incontri calendarizzati”.
“Sono previsti – ha concluso capitani – altri incontri partecipativi dopo i sei organizzati da Sociolab. Gli uffici competenti, unitamente al Garante dell’informazione e partecipazione, stanno predisponendo un calendario di incontri con i cittadini in genere e in particolare con i portatori di interesse, quali imprenditori, impresari, associazioni di categoria, professionisti del settore, enti pubblici o di interesse pubblico (Aous, Asl, Università, Ordini professionali, eccetera), al fine di un confronto per portare a conoscenza degli utenti lo stato di avanzamento dei lavori e per recepire proposte, contributi e segnalazioni varie, utili alla formazione del nuovo strumento urbanistico. A tal proposito, uno di questi incontri è già avvenuto lo scorso martedì 3 dicembre con gli addetti alle attività commerciali e turistiche”.
La consigliera Giulia Mazzarelli, che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato: “Avevo calcolato una tempistica di circa un anno fino all’adozione del nuovo strumento, che l’assessore ha confermato. Questo periodo, dal momento in cui scatteranno le clausole di salvaguardia, ha comunque come conseguenza dei disagi e delle limitazioni per le imprese e per la cittadinanza, come confermato anche in vari momenti dall’assessore stesso. Per cui di fatto ci sarà un blocco per l’edilizia, non essendo più permessi una serie di interventi, e questa criticità peggiorerà con il passare del tempo. L’assessore ha delineato una serie di questioni tecniche e giuridiche, ma credo che i tempi saranno dettati da quanto sono e saranno chiare e definite le idee dell’amministrazione; le informazioni che emergono finora e che sono state ricostruite dalle dichiarazioni dell’assessore fanno pensare che si sia ancora in una fase iniziale. Accolgo con favore l’intenzione di organizzare momenti partecipativi in futuro, ma finora è mancata completamente la condivisione dei passaggi che si sono succeduti nella formazione di questo nuovo strumento urbanistico. Non sono state convocate commissioni con questo specifico tema in oggetto; non abbiamo potuto, in questo modo, conoscere gli indirizzi che l’amministrazione ha ricevuto durante le varie interlocuzioni anche con le associazioni di categoria, e quindi quali sono gli sviluppi e l’indirizzo programmatico che l’amministrazione vuole dare. Io, personalmente, avrei considerato il fatto di coinvolgere le commissioni e quindi i consiglieri di minoranza come quelli di maggioranza, il minimo non solo per condividere, ma anche per accogliere o almeno ascoltare i vari eventuali input. In definitiva, sottolineo una generale carenza di condivisione politica, almeno finora”.