Comune di Siena, le dimissioni dell'Assessore Pugliese: giochi politici dietro a un addio

Di Matteo Borsi | 14 Febbraio 2022 alle 22:21

Comune di Siena, le dimissioni dell'Assessore Pugliese: giochi politici dietro a un addio

Quando la misura è colma basta una goccia per far traboccare il vaso. Ma in questo caso le gocce sono state più di una e alla fine la decisione è diventata ufficiale: Sara Pugliese ha rassegnato le proprie dimissioni da Assessore del Comune di Siena. La sua assenza durante la visita a Siena del nuovo direttore della Pinacoteca Axel Emery non era passata inosservata. Davvero inconsueto che l’assessore alla Cultura non intervenga nonostante una presenza così importante in città. Leggere poi nella lettera di dimissioni che non si trattava di assenza volontaria ma di mancanza di informazione e che questo era solo uno di più episodi che l’hanno portata a questa decisione, fa capire che forse non esistevano più davvero le condizioni per andare avanti. L’averla esclusa, come afferma lei stessa, dalla gestione del Santa Maria della Scala, dalle nomine del Comitato Scientifico, dalle decisioni sul fondo di dotazione alla Fondazione, tutte competenze che fanno parte della delega alla Cultura, hanno poi fatto il resto. E determinato il suo addio.
Analizzando le parole della lunga lettera inviata al Sindaco emergono elementi che fanno riflettere: “totale assenza di dialogo, di confronto, di lavoro di squadra” e poi si entra nel merito dei metodi e dei rapporti “non è imponendo ordini dall’alto che si ottiene il rispetto di collaboratori e dipendenti, ma lavorando gomito a gomito, stando sullo stesso piano, facendo propri problemi e soluzioni, oneri ed onori, partecipando emotivamente. Ritengo che i rapporti umani siano imprescindibili per ottenere buoni risultati.”
Rapporti umani, totale assenza di dialogo, confronto e lavoro di squadra. Parole forti che fanno emergere il disagio vissuto in questi mesi, culminato con la decisione odierna. Si tratta di dimissioni che non possono non lasciare un segno in questa amministrazione.
Curioso che la risposta del Sindaco De Mossi, dopo un commento iniziale “Le dimissioni di Sara Pugliese non mi sorprendono, a sorprendermi, ma forse neanche più di tanto, sono invece le parole usate per giustificare l’uscita da questa giunta e da questo gruppo di lavoro”, tiri di fatto in ballo uno dei rumors politici che girano in città, quella legata al marito della Pugliese, Emanuele Montomoli.
“Mi auguro –si legge nella nota del sindaco – che la scelta sia personale e non in funzione elettorale perché se così fosse sarebbe quanto di più antifemminista si sia visto nella nostra città”.
Secco invece il commento rilasciato alla nostra redazione sull’argomento da parte dell’ex assessore: “Mi ci scappa da ridere, le motivazioni le ho ampiamente spiegate. Le mie dimissioni sono una cosa, il futuro è un’altra”.
Il futuro, appunto, cosa potrà riservare politicamente? A circa un anno e mezzo dalle prossime elezioni i giochi politici sono da tempo iniziati e non amando la fantapolitica che sembra andare tanto di moda, preferisco analizzare i fatti. Ad ottobre scorso è nata “Siena Riformista”, presentata proprio da Mauro Marzucchi, padre politico della Pugliese, che comprende Italia Viva, Azione, Più Europa e i civici Siena Futura e La martinella di Siena, e poi recentemente è stato costituito il “Terzo Polo Civico”, altra realtà che vede al suo interno Per Siena, In Campo e Sena Civitas, presenti in consiglio comunale, e le associazioni Idee in Comune, LogoSiena e Civici in Comune. Ogni piccolo movimento di queste forze può determinare il futuro della città. Sono giochi politici, bracci di ferro, messaggi in codice, ma non sono da sottovalutare.
E invece cosa accadrà nell’immediato, per quanto riguarda l’assessorato alla Cultura? Il Sindaco si riprenderà la delega? Certo è che un nuovo assessore per il rispetto delle quote rosa dovrebbe essere donna, e dalle stesse parole della Pugliese si capisce che il nome che il Sindaco potrebbe gradire è quello di Lucia Cresti, che però, essendo l’attuale Presidente della Fondazione Santa Maria della Scala, difficilmente potrebbe accettare. Più facile che un nome sia richiesto alla parte politica che a suo tempo ha espresso Sara Pugliese. Se così non fosse potrebbe crearsi una frattura insanabile. C’è in gioco “solo” un 5% che pesa però molto, molto di più.

Matteo Borsi

Nasce a Siena nel 1979, dove inizia a bazzicare la radio a 16 anni. Dopo una lunga parentesi nella pallacanestro di alto livello nel Dicembre 2015 è tornato al primo amore, che non si scorda mai: il giornalismo. È Direttore Generale e Direttore Responsabile di RadioSienaTv. Ama i viaggi in camper, i suoi due figli, la fotografia, la cucina, il basket e… il Vivo d’Orcia.



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